MONZA – Una situazione ancora da gestire e da risolvere: la campagna vaccinale in Brianza non sta funzionando nel migliore dei modi. Appuntamenti fissati dopo lungo tempo e, soprattutto in questi ultimi giorni, costringendo gli over 80 a recarsi a Milano per la somministrazione della dose.
“La campagna vaccinale – afferma Vincenzo Di Paolo, capogruppo di Brianza Rete Comune in consiglio provinciale – procede tra ritardi, disagi e una confusione organizzativa nota a tutti: dalla lentezza nella vaccinazione delle persone più fragili alla mancanza di punti vaccinali vicini e accessibili per tante persone, dagli errori della Regione nel diramare le convocazioni al problema di prenotarsi per tanti anziani che non hanno familiarità con l’informatica”.
“I sindaci di molti Comuni della nostra Provincia – aggiunge Di Paolo – hanno scritto alla Regione, nella figura del commissario Guido Bertolaso e dell’assessore Letizia Moratti, per chiedere un sostegno e rimarcare il lavoro svolto dai Comuni nella predisposizione di centri vaccinali capillari sul territorio. Un lavoro purtroppo vanificato dalle comunicazioni di Ats sull’impossibilità di attivare tali centri, facendo sfumare l’opportunità di un servizio di prossimità. All’iniziativa hanno aderito molti sindaci (dal PD a Forza Italia al Movimento 5 Stelle) andando al di là dell’appartenenza politica. Proprio perché la campagna vaccinale è di fondamentale importanza e sono troppi i fallimenti della Regione nella sua organizzazione”.
“Stupisce pertanto la scelta dei sindaci iscritti alla Lega – conclude Di Paolo -, che invece non hanno aderito: spiace che preferiscano difendere e nascondere il caos sui vaccini dell’amministrazione Fontana, all’interno di una delle Regioni che dovrebbe essere all’avanguardia in Italia e in Europa, invece che preoccuparsi di tutelare la salute dei propri cittadini attraverso una campagna vaccinale veloce, capillare ed efficiente”.