SEREGNO – Inviare alla Procura della Repubblica il verbale della seduta consiliare di lunedì 22 perché possa disporre di ulteriori elementi per fare luce sull’aggregazione industriale tra il gruppo Aeb e A2A. E’ l’invito ripetuto a gran voce dall’intera minoranza, con tanto di avvertimento a Pietro Amati, presidente del Consiglio comunale: “Se non ci pensa lei, provvediamo noi direttamente”. Ad attirare l’attenzione di “Noi x Seregno”, Lega e Forza Italia, questa volta, sono le dichiarazioni del sindaco Alberto Rossi in apertura di seduta.
Il primo cittadino, com’è solito fare, nello spazio riservato alle comunicazioni ha infatti voluto informare tutti quanti riguardo all’ordinanza del Consiglio di Stato, che non accoglie la sospensiva richiesta dal Comune di Seregno e da Aeb dopo la sentenza sfavorevole del Tar Lombardia.
“Noi – ha spiegato Rossi – non abbiamo mai avuto la ‘due diligence’ richiesta dal consigliere Tiziano Mariani (“Noi x Seregno”). Una volta ricevuta la sua richiesta, l’abbiamo girata alle società ottenendo un motivato diniego. Non siamo stati noi a negare l’accesso, ora faremo un ulteriore sollecito”.
Le affermazioni hanno scatenato il putiferio. “Se il sindaco pensa di salvarsi dicendo queste cose – ha replicato Mariani – si sbaglia di grosso. È grave se ha votato senza avere in mano niente. Invito il sindaco a dimettersi già domani, sta dicendo una cosa ridicolissima. Allucinante che ora si venga a sepere che ha votato la delibera senza avere in mano niente e senza sapere com’era avvenuto il concambio”.
Accuse respinte però dal sindaco: “Non avevo in mano la ‘due diligence’, ma i risultati erano presenti negli elementi contabili, a disposizione di tutti. Il concambio è stato certificato dal perito del tribunale. Avevamo tutti gli elementi per votare l’aggregazione. Il documento e i contenuti sono due cose distinte, il verbale riassumeva tutti quanti i contenuti”.
Una spiegazione che, tuttavia, non è stata accolta dall’opposizione, che ha ribadito la richiesta di inviare il verbale del Consiglio comunale alla Procura.
“La ‘due diligence’ non era pronta – ha incalzato Ilaria Cerqua (Forza Italia) -. Va a indagare al di là di quello che emerge dai bilanci. Sono stupita dall’intervento del sindaco, si rende conto che, dopo la sentenza del Tar, è come se fosse andato in assemblea a titolo personale prendendo la decisione di aggregare? E’ contento così?”.
“Mi spiace perché la situazione si sta facendo pesante dal punto di vista umano – ha aggiunto Stefano Casiraghi (Lega). Però non l’abbiamo creata noi. Davvero imbarazzante quello che ho sentito stasera, si mandi tutto alla Procura. Non escludo che ci possano essere conseguenze anche per la Corte dei Conti”.