SEVESO – “Il decoro della nostra città parte anche da una giusta attenzione al luogo dove riposano i nostri concittadini defunti. Riceviamo invece continue segnalazioni da parte di cittadini che si lamentano sia della mancanza di posti, sia in parte dei nuovi interventi”. E’ quanto affermano l’ex sindaco Paolo Butti insieme ai consiglieri comunali del Partito democratico, Anita Argiuolo ed Ersilia Cappelletti.
I tre consiglieri hanno chiesto al Comune i dati della situazione attuale. La risposta: 2 colombari liberi al piano terra e 23 al piano seminterrato, 210 cellette ossario libere al piano terra e 41 al piano seminterrato, niente tombe libere a terra, 1 posto libero nel campo giardino. E, soprattutto, 12 salme nel sepolcreto comunale in attesa di tumulazione per mancanza di posti in tombe da convenzionare.
“La situazione è veramente critica ed indecorosa – affermano gli esponenti del centrosinistra – e su questo argomento si focalizzano le proteste che abbiamo ricevuto. Oltre a ciò anche le nuove cellette realizzate trovano la giusta critica di alcuni cittadini. Infatti sono prive di tetto di copertura dalle intemperie e così difficile risulta in momenti di maltempo fermarsi a salutare i propri cari, ma anche per possibili infiltrazioni d’acqua all’interno delle cellette deteriorando negli anni tutta la struttura. Per finire le lamentele sono anche per le nuove panchine in marmo poste all’ingresso principale del cimitero dove diverse persone sono solite fermarsi. Sono fredde e scomode rispetto alle vecchie in legno con schienale. Porremo all’attenzione dell’amministrazione tutte queste critiche situazioni”.
“In verità – affermano i tre consiglieri – i problemi del cimitero sono di lunga data. Al momento dell’insediamento della Giunta Butti, sostenuta dal Partito Democratico è apparso evidente quanti problemi ci fossero da affrontare per rimediare alle mancanze di anni. Oltre ad interventi sulle strutture murarie fatiscenti, nel limite delle risorse disponibili, si è dato avvio ad un enorme lavoro di analisi dei dati attraverso l’impegno dell’ufficio comunale preposto ed incaricando un ente pubblico il Pim per elaborare un nuovo Piano Regolatore Cimiteriale con collegato regolamento. Nel suo intervento in Commissione urbanistica l’assessore Formenti riferiva che “si è dovuto accelerare la redazione del Piano stante la situazione di quasi saturazione della disponibilità. E’ stato creato un team di persone interne al comune (geom. Consonni, geom. Fusaro e Sig.ra Bortolotti) i quali hanno bonificato le numerose falle della banca esistente, attraverso l’incrocio dei dati in nostro possesso (cartellini cimiteriali, banca dati informatica, rilievo dettagliato in loco delle tombe)”. Mentre l’Architetto del Pim responsabile dell’incarico diceva che “per la progettazione dell’ampliamento del cimitero esistente, si è dovuto analizzare la pianificazione sovraccomunale vigente (Ptcp), con i suoi vincoli di natura paesaggistica (Bosco delle Querce, Torrente Certesa). L’area più idonea all’ampliamento è risultata quella attigua, posta ad ovest, interessata a vincolo provinciale (ambito di interesse provinciale – a.i.p.) per il quale è già stato attivato il protocollo d’intesa con la provincia di MB per il concordamento delle misure di compensazione ambientale conseguenti il consumo di suolo”. Questo enorme lavoro ha consentito la redazione ed approvazione del Piano Regolatore Cimiteriale, del Regolamento di Polizia Mortuaria (aggiornato alle norme vigenti), del Progetto di ampliamento del cimitero in base ai vincoli ed alle esigenze attuali e future analizzate”.
“Ma tutto ciò – concludono Butti, Argiuolo e Cappelletti -, a distanza di ormai 3 anni, è fermo sulla carta mentre parte dei problemi, quelli non affrontabili in modo contingente, rimangono, anzi si aggravano di giorno in giorno. E proprio in questi giorni la maggioranza ha presentato il progetto di bilancio 2021 ma anche qui, nulla sull’ampliamento e la messa a norma del cimitero”.