MILANO – In prima linea per la rimodulazione del Piano vaccinale anche Guido Bertolaso, chiamato dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti per il coordinamento della campagna di somministrazione dei sieri anti-Covid.
“Stiamo passando per la fase più importante, l’attuazione – ha sottolineato Bertolaso. Il nostro impegno è rimodulare, adottando nuove strategie rispetto alle linee guida degli ultimi 12 mesi. Queste erano infatti fondate sulle chiusure forzate come strumento di prevenzione. Ma non possiamo sempre e solo inseguire il virus. Per questo, abbiamo immaginato qualcosa di diverso. Interveniamo, con tempestività, anche a seguito di quanto accaduto in provincia di Brescia”.
“Con grande umiltà – ha detto ancora Bertolaso – stiamo verificando se anche da noi è replicabile l’esperienza fatta in Gran Bretagna e in Israele”.
“Non possiamo vaccinare tutti gli abitanti dei comuni in cui si registrano nuovi focolai – ha spiegato – purtroppo questo non può avvenire perché ci mancano i vaccini. La Lombardia sta riducendo anche le scorte perché riteniamo sia il caso di scendere sotto il 30%, stabilito dalle linee del Governo, perché bisogna vaccinare”.
Il responsabile del Piano Vaccini in Lombardia ha poi ribadito che “siamo in tempo di guerra: la variante inglese non si sta diffondendo solo in provincia di Brescia, bisogna rallentarla”.