BRUGHERIO – Sciopero di tutte le ore lavorative del personale della Vigilanza dell’azienda CBI presso l’appalto QVC di Brugherio nella giornata di domani, venerdì 26 febbraio. Con un presidio e il volantinaggio davanti ai cancelli aziendali di QVC Italia a Brugherio dalle 8.30 alle 12.30. Lo fa sapere Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil di Monza e Brianza, comunicando anche le ragioni dell’iniziativa: “Per il rispetto del contratto e della legge, per rivendicare l’assunzione in continuità dei lavoratori coinvolti”, sintetizza il dirigente sindacale.
“Accade in QVC – si legge nel comunicato sindacale – ai lavoratori del servizio di vigilanza della multinazionale con sede a Brugherio, a seguito di un cambio appalto nell’ambito del CCNL Servizi fiduciari che prevede la clausola sociale, che consiste nell’assunzione da parte dell’impresa subentrante di tutti i lavoratori impiegati presso l’appalto con passaggio diretto e immediato, senza periodo di prova mantenendo le condizioni economiche e normative in essere e l’anzianità convenzionale, è stato comunicato che non verranno assorbiti e perderanno il posto di lavoro e di conseguenza il loro reddito dal 28 febbraio 2021”.
“È incomprensibile – continua la nota – che ciò accada a Brugherio, nel perimetro di un’azienda multinazionale con 600 dipendenti e con 17000 dipendenti nel mondo, che vende prodotti durante le dirette televisive a milioni di persone e che dichiara sul proprio sito il costante impegno a tutelare i propri dipendenti e a garantire un ambiente di lavoro salubre e sicuro”.
“Abbiamo richiesto l’attivazione della procedura di cambio appalto all’azienda uscente CBI e alla subentrante CSA Security e richiesto l’intervento di QVC poiché i lavoratori coinvolti svolgono da anni con professionalità e dedizione l’attività di vigilanza all’interno dell’azienda multinazionale che è responsabile in solido”, spiegano dalla Filcams Cgil di Monza e Brianza.
“A tutti i soggetti responsabili della procedura di cambio appalto in QVC e alla multinazionale – concludono i sindacati – abbiamo chiesto di attivarsi con la massima responsabilità per garantire la continuità dei rapporti di lavoro e le tutele obbligatorie previste dal CCNL, riservandoci ogni iniziativa per tutelare le persone coinvolte, ma ad oggi non abbiamo ottenuto nessuna risposta”.