SEREGNO – Un aiuto alle scuole materne paritarie del territorio e, attraverso queste realtà, un sostegno alle famiglie e la scelta di dedicare attenzione all’educazione dei ragazzi. Sono davvero dei bei soldoni quelli che il sindaco Alberto Rossi e la sua squadra di assessori hanno deciso di stanziare a favore delle realtà educative che operano sul territorio cittadino: 170mila euro per consentire che, dopo un’annata già travagliata a causa dell’emergenza Covid, possano avere un contributo concreto per questo anno scolastico. Le materne paritarie, del resto, dopo il mancato incasso in corrispondenza della prima ondata di contagi e del primo lockdown, hanno dovuto sostenere spese davvero importanti: prima per tutta l’attività di sanificazione degli ambienti, poi per adeguamenti finalizzati a garantire il distanziamento interpersonale. Infine, e non si tratta di pochi spiccioli, anche per la nuova riorganizzazione del personale impiegato, visto che cambia anche il rapporto numerico tra educatori e bambini.
Per determinare l’importo da corrispondere a queste realtà il Comune ha individuato alcuni criteri ben precisi: innanzitutto 1.800 euro per ogni sezione, poi 24 euro riconosciuti per ogni bambino residente e un contributo a sostegno dei costi per il personale aggiuntivo.
Alla fine, tirate le somme, la fetta più grossa dello stanziamento è stata versata alla scuola dell’infanzia “Romeo e Gianna Mariani” del quartiere di Sant’Ambrogio: sono quasi 36mila euro. Altri 23mila euro per la materna “Maria Immacolata” di via Lamarmora e per la “Ronzoni Silva” nel quartiere di Santa Valeria. Per la scuola dell’infanzia “Ottavio Cabiati” sono stati messi a disposizione quasi 20mila euro. Poco meno, ovvero 19mila euro, per la materna “San Giuseppe” di via Torricelli. Alla materna “San Carlo” e alla “De Nova-Archinti” 18 mila euro ciascuno. La quota minore, poco meno di 14mila euro, alla scuola d’infanzia “Ottolina-Silva” nel quartiere di San Salvatore.
Si tratta un sostegno indiretto per le famiglie, visto che grazie a questo stanziamento potranno continuare a contare su strutture educative in grado di accogliere i loro figli nella quotidianità. Per quanto riguarda il pagamento delle rette, nulla è cambiato: l’amministrazione comunale, infatti, aveva già definito gli importi nel 2019, con la sottoscrizione di una convenzione di durata triennale. Si tratta di 140 euro mensili per i bambini residenti e di 165 euro per i non residenti.