SEREGNO – Quasi dimezzati i battesimi, quasi azzerati i matrimoni e, purtroppo, in forte aumento il numero dei funerali. Sono dati che non passano inosservati quelli diffusi dalla parrocchia San Giuseppe, con l’ultimo bollettino, per tracciare pubblicamente l’andamento storico dei sacramenti in basilica dal 2015 al 2020. Una “fotografia” di soli sei anni che, tuttavia, mette in risalto attraverso la parrocchia principale della città una profonda trasformazione delle scelte della comunità.
Due certezze negli anni: le prime comunioni e le cresime, segno che il senso di religiosità negli anni non è mai venuto meno. In entrambi i casi si registra perfino un leggero aumento. Per le prime comunioni si passa dalle 121 del 2015 alle 131 del 2020, ma con punte di 148 nel 2016. Di fatto il 2015 e il 2020 sono proprio i due anni peggiori. Per le cresime, invece, il dato cresce dalle 120 del 2015 fino alle 136 del 2020 che, tuttavia, non è l’anno con il maggior numero di bambini: nel 2017 erano stati 146.
Per quanto riguarda l’unzione degli infermi, invece, si passa dalle 26 del 2015 alle 46 del 2020. Anche se letto così il dato inganna: nel 2018, infatti, erano state 75 e poi progressivamente in calo.
Poi, purtroppo, le note dolenti. I battesimi sono in forte calo. Erano 147 nel 2015 e poco meno gli anni immediatamente successivi: nel 2020, invece, sono stati soltanto 80. Mai si era arrivati sotto i 100 nel corso dell’anno. Le cause, in questo caso, sono diverse. E, insieme, hanno un impatto devastante dal punto di vista numerico. Da un lato, infatti, bisogna fare i conti con un anno che non si è rivelato tra i più favorevoli per le nuove nascite. Dall’altro, invece, l’emergenza Covid che, oltre a causare problemi economici e a generare incertezza, si è distinta anche per le restrizioni che sono state imposte anche alle parrocchie relativamente alla celebrazione della Messa. Non è da escludere che molte famiglie abbiano deciso di battezzare i figli in un momento successivo. Magari, come si verifica sempre di più, lasciando addirittura a loro la scelta di compiere questo passo quando saranno più grandi.
Discorso un po’ diverso, invece, per quanto riguarda i matrimoni. Nel corso dell’anno non sono mancati i casi di rinvio. Il blocco delle celebrazioni, poi l’ammissione dei parenti stretti, a molte coppie ha suggerito di attendere un momento migliore lontano dall’emergenza. E’ tuttavia da rilevare che se i 5 di questo anno sono davvero pochi (erano stati 33 nel 2015 e 31 nel 2014), i matrimoni scarseggiavano anche in epoca pre-Covid: nel 2019, quando non avremmo immaginato nemmeno lontanamente che un virus avrebbe sconvolto la nostra quotidianità, i matrimoni in basilica erano stati soltanto 8.
Pochi dubbi, invece, sul forte impatto avuto dal Covid relativamente ai funerali: a parte i 129 del 2016, per il negli altri anni il numero variava tra i 158 (2017) e il picco massimo di 178 (nel 2018). Nel 2020, invece, un boom: addirittura 202.