SEREGNO – I cittadini lunedì chiedevano a gran voce le strade pulite. Qualcuno con toni pacati, altri sui social network hanno quasi sfiorato l’insulto nei confronti del sindaco Alberto Rossi e di tutta la macchina amministrativa comunale. A nevicata conclusa, con la seria possibilità già paventata dai meteorologi che arrivi presto il bis in questi giorni, ora però anche i politici cittadini avanzano le loro richieste.
I primi a farsi avanti sono i consiglieri della Lega, che a ventiquattr’ore di distanza dalla caduta dei fiocchi hanno decisi di presentare un’interpellanza. Chiedono chiarezza. “Non c’è stato un tempestivo ed efficace intervento nell’effettuazione delle operazioni di sgombero della neve – spiegano i consiglieri -. L’evento atmosferico era stato preannunciato con largo anticipo dalle stazioni meteorologiche, dai vari telegiornali, nonché dal comunicato di Allerta meteo della Protezione Civile di Regione Lombardia, sia nei tempi che nelle quantità delle precipitazioni nevose. Quindi c’era la possibilità da parte dell’amministrazione comunale di provvedere in tempo ed approntare ogni misura necessaria per far fronte all’evento. Invece si è potuto notare, in diverse parti della città, strade impraticabili, strade con al centro cumuli di neve, strade senza spargimento di sale. Una situazione che si è protratta anche ben oltre il termine dell’evento atmosferico sia in centro che nelle zone periferiche”.
I consiglieri comunali della Lega chiedono pertanto spiegazioni sui ritardi nello sgombero, sull’organizzazione del piano neve e se corrisponde al vero il fatto che la gara per l’affidamento del servizio sia andata deserta.
Davvero furibondo, invece, Tiziano Mariani (capogruppo della lista civica “Noi x Seregno”). Per lui una sola considerazione: “Il sindaco si deve dimettere. L’allerta meteo era annunciata, il Comune si è trovato impreparato. Nonostante i milioni di Tari pagati dai seregnesi per pulire la città, non ci sono spalatori ed è difficile camminare sui marciapiedi. In città ci sono persone che percepiscono il reddito di cittadinanza, ma il Comune non è stato capace di organizzarsi per coinvolgerli nello sgombero della neve”.
Il sindaco Alberto Rossi, da parte sua, chiede pubblicamente scusa. Lo fa attraverso la sua pagina Facebook, che per la comunicazione con i cittadini è più efficace degli strumenti istituzionali. “Trenta centimetri di neve in dodici ore – afferma il sindaco – record da una decina d’anni. Senza pioggia prima, senza traffico che aiuta, con la neve che cade forte dopo che passi e che rende inutili i tuoi passaggi tanto che sembra non ci siano stati. Ma senza scuse, al di là di questo, alcune cose non hanno funzionato nel piano neve. Buona parte dei disagi erano inevitabili, ma su altre cose penso che si poteva e doveva fare meglio. Si è lavorato al massimo ma si doveva fare meglio. Mi spiace non essere arrivati dappertutto. Non è che il piano neve sia qualcosa di prettamente “politico”, ma mi sembra giusto essere io – fa parte del mio mestiere – quello che ci mette la faccia, si prende le responsabilità e chiede scusa”.
La sua dichiarazione ha subito incontrato il favore dei cittadini. “Io ho criticato la gestione del problema neve – replica una seregnese -, ma sono contenta di leggere queste parole. Ammettere e metterci la faccia non succede molto spesso, quindi auguro buon lavoro”.
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