SEREGNO – Se il ministro dice che Gesù può nascere anche due ore prima per evitare gli assembramenti e rispettare il coprifuoco, le parrocchie cittadine rinunciano alla benedizione natalizia. O, meglio, rinunciano a portarla casa per casa. Ai tempi del Covid, insomma, dimenticatevi la scena del sacerdote che bussa alla porta di tutte le abitazioni in compagnia del chierichetto: si sceglie di fare benedizioni di gruppo, possibilmente con un numero ristretto di partecipanti, con la consegna del “kit di Natale”.
A comunicare la novità ci ha pensato direttamente la comunità pastorale “San Giovanni Paolo II” che, a malincuore ma con senso di responsabilità, ha dovuto prendere atto di tutti i rischi che l’attività porta a porta può comportare anche se si tratta di un gesto importante quale la benedizione natalizia.
“Noi sacerdoti a maggior ragione – spiega Monsignor Bruno Molinari a nome di tutti i sacerdoti – avremmo il desiderio di rinnovare la tradizionale occasione della visita e benedizione alle famiglie, ma la preoccupante epidemia suggerisce la prudenza di non passare di casa in casa come abbiamo sempre fatto, esponendo voi e noi al possibile rischio di allargare ili contagio”.
Di qui l’invito ai fedeli a recarsi in chiesa in alcuni momenti ben individuati per la benedizione alle famiglie: lunedì 14 alle 10 e alle 18; martedì 15 alle 16 e alle 20.30; mercoledì 16 alle 10 e alle 18; domenica 20 alle 16. Insomma più momenti nell’arco della settimana, in orari differenti, per consentire la più ampia partecipazione.
Per tutti i partecipanti è previsto un momento di preghiera, seguito dalla benedizione. In più, visti i tempi e l’emergenza Covid, una novità: il “kit per la benedizione di Natale”. Tutti riceveranno nell’occasione l’acqua benedetta, un cero e un cartoncino con la preghiera da utilizzare per una piccola “liturgia domestica”. Un modo facile con cui la parrocchia vuole estendere la benedizione a tutti quanti senza il rischio di contagi.
La benedizione natalizia, però, oltre all’importanza del gesto in sé e dell’occasione che offre ai sacerdoti per entrare in contatto con chi vive nel territorio e conoscere situazioni di disagio, è sempre l’occasione per fare delle offerte. Soldi che la comunità pastorale utilizza per importanti opere di solidarietà a favore delle persone che si trovano in difficoltà. Sarà possibile dare continuità a questa forma di sostegno con una busta da lasciare alla parrocchia in occasione della benedizione in chiesa.