SEVESO – “Le lamentele sul servizio pasti non sono recenti e non sono dovute alla pandemia in corso, come sostiene la Giunta comunale”. Ersilia Cappelletti, consigliere comunale del Partito Democratico, chiede un intervento immediato e concreto. Soprattutto si augura che arrivi al più presto il nuovo regolamento della commissione mense scolastiche, ormai in elaborazione del mese di marzo e in cui il Pd si augura che possa essere riconosciuto il ruolo del rappresentante dei genitori.
La questione è stata sollevata dal centrosinistra nella seduta consiliare del 26 novembre. “Non posso che essere insoddisfatta delle risposte dell’assessore Luca Varenna (che ha la delega all’Istruzione) – spiega Cappelletti – il subentro della nuova azienda per la ristorazione a seguito della gara a procedura aperta ha presentato da subito qualche problema. I primi riscontri negativi ci sono già a fine giugno con le segnalazioni inviate all’ufficio Servizi sociali a nome di utenti della fornitura di pasti a domicilio”.
“A metà settembre – aggiunge Cappelletti – riprende anche la ristorazione scolastica e in seguito sono decine le segnalazioni scritte da genitori, oltre a quelle di dirigenti scolastici e referenti mensa, che lamentano la scarsa qualità del servizio o poca attenzione alle procedure. All’interrogazione gli assessori hanno risposto motivando in parte il disservizio con le difficoltà conseguenti alla pandemia. Non condivido questa visione perché dai riscontri pervenuti oltre alle quantità, che con le presenze altalenanti possono anche variare, è sulla scarsa qualità lamentata che bisogna porre attenzione”.
“Evidentemente l’amministrazione – conclude Cappelletti – ha contezza dei problemi sollevati se in agosto il segretario comunale ha inviato un’ammonizione alla società a cui è seguita a metà novembre una determinazione che ha comminato una sanzione pecuniaria. Occorre, anche in previsione della ripresa degli accessi a scuola di altre classi, che con gli strumenti previsti dal contratto oltre che con un’interlocuzione frequente e autorevole si rimetta in discussione il rapporto con l’azienda nell’interesse dell’utenza debole, bambini e anziani”.