VIMERCATE – “Negli ultimi giorni continuiamo ad assistere a esponenti politici che propongono di utilizzare il vecchio ospedale di Vimercate quale struttura da utilizzare per l’emergenza Covid. Si tratta di un’idea sicuramente facile e suggestiva, ma assolutamente impraticabile che denota anche una poca conoscenza della realtà attuale”. Così il consigliere regionale Alessandro Corbetta intervenendo sulla gestione dell’emergenza coronavirus.
“Stiamo parlando di una struttura fatiscente – aggiunge Corbetta -, non utilizzata da diversi anni. I tempi di una sua eventuale riqualificazione sono del tutto incompatibili con le necessità legate a un’emergenza. Proprio per motivi di tempi e spazi Fontana decise di realizzare un ospedale emergenziale nella ex Fiera di Milano che oggi rappresenta il nostro baluardo contro l’epidemia. L’area del vecchio ospedale è inoltre oggetto di un accordo di programma siglato da Asst, Regione Lombardia e Comune di Vimercate che si trova in fase avanzata di attuazione e questo rappresenta un altro ostacolo insormontabile, anche per la presenza di operatori privati. In terzo luogo va tenuta in debito conto la mancanza di personale adeguato: oggi la criticità maggiore non è data dagli spazi a disposizione ma dalla necessità di poter contare su un numero maggiore di medici e infermieri”.
“Si tratta di un problema – continua il consigliere regionale – che sussisterebbe quindi anche nell’eventualità di voler utilizzare il Centro Riabilitazione posto a fianco del nuovo ospedale di Vimercate e mai utilizzato. Anche qui si tratta di una strada non percorribile, in quanto si tratta di una struttura non collaudata e attualmente priva delle adeguate dotazioni tecnologiche, il che significa tempi molto lunghi per un suo utilizzo, di certo inconciliabili con la situazione emergenziale come quella che stiamo vivendo”.
“Va invece sottolineato il grande impegno che sta profondendo la Asst di Vimercate con il direttore Nunzio Del Sorbo in questo delicato frangente – commenta Corbetta – insieme ad Ats. Davanti all’ospedale di Vimercate (che ad oggi ospita 190 pazienti positivi al Covid di cui 7 in terapia intensiva) sta funzionando da mesi un “drive through” che dal 16 settembre ad oggi ha già processato 9000 tamponi scolastici. La Asst di Vimercate ha implementato, per questo servizio, un sistema “taglia-code” previa registrazione e prenotazione sul sito dell’azienda ospedaliera. La Asst ha inoltre realizzato due Ambulatori Covid negli ospedali di Giussano e di Seregno. Si tratta di spazi prenotabili ed utilizzabili dai medici di base, in modo così da avere degli ambulatori dedicati, alleviando nello stesso tempo i Pronto Soccorso del territorio”.
“A Carate – conclude Corbetta – è stato inaugurato il primo centro sperimentale in Regione Lombardia per l’effettuazione dei tamponi rapidi, con l’obiettivo di non gravare ulteriormente sul sistema ospedaliero. A Giussano è stato poi realizzato un servizio di Telemedicina, atto al monitoraggio continuo di pazienti fragili e cardiopatici. Sono inoltre stati attivati dei punti per effettuare il tampone a Caponago e Meda, mentre sono in arrivo altri progetti al fine di potenziare l’offerta, la cura e la prevenzione per i pazienti Covid. Le aziende sanitarie lombarde stanno mettendo in campo uno sforzo straordinario per prevenire e curare l’epidemia da Coronavirus. Resta però un punto critico, che si deve assolutamente risolvere, che è quello della carenza strutturale del personale sanitario a causa del blocco delle assunzioni imposto per diversi anni dallo Stato italiano, nonché i 37 miliardi di tagli al comparto sanitario imposti tra il 2011 e il 2018. Occorre assumere più medici e infermieri, ma non solo: dobbiamo puntare sulla formazione, togliendo il numero chiuso alle facoltà di medicina e fare in modo che la Regione Lombardia possa contare sull’zutonomia che merita con le relative risorse”.