LISSONE – Si è conclusa nei giorni scorsi la rimozione della recinzione frontale e laterale del cantiere di Palazzo Terragni: sono infatti pressoché giunti al termine i lavori voluti dall’amministrazione comunale finalizzati al restauro conservativo delle facciate esterne al fine di riqualificare l’edificio di maggior pregio architettonico, culturale e storico del Centro città. Nei giorni scorsi si è tenuto il collaudo parziale in cantiere che ha certificato la correttezza delle opere svolte nel corso dei mesi di lavoro, inevitabilmente protrattisi sul cronoprogramma a causa del lockdown e dell’emergenza sanitaria in corso. Il cantiere è stato progressivamente smontato fino a svelare nella sua totalità il restyling che già era parzialmente visibile.
“Restituiamo alla città un bene architettonico, emblema della nostra storia, luogo di cultura, di socialità e di incontro – affermano il sindaco Concettina Monguzzi e il vicesindaco Marino Nava – le operazioni di restauro e di recupero hanno consentito di garantire il mantenimento delle condizioni conservative dei materiali e degli elementi delle superfici verticali e orizzontali esterne”.
Le operazioni di restauro e di recupero sono state progettate dalla società Weproject Srl di Brescia che ne ha curato il progetto sia definitivo che esecutivo mentre la direzione lavori è stata seguita dall’architetto Simona Ottieri con la consulenza scientifica dell’architetto Cherubino Gambardella di Napoli sotto il coordinamento dell’architetto Dirk Cherchi del settore Pianificazione e Gestione del Territorio.
Il progetto ha così permesso di riscoprire e recuperare, mantenendoli inalterati, materiali, colori e fattezze della parte esterna dell’edificio, siano essi quelli originali del 1938-40, che quelli introdotti o ripristinati nei restauri avvicendatisi successivamente.
Gli interventi di restauro conservativo hanno riguardato in particolare le superfici orizzontali (pavimentazioni, sottobalconi e soffitti) le superfici verticali (prospetti e Torre Littoria) ed il Sacrario.
Un ulteriore intervento – che verrà portato a termine entro breve – riguarderà il ripristino della spazialità originaria della balconata posta sul retro della struttura, così come richiesto dalla Sovrintendenza per i Beni culturali e architettonici.
L’intervento rientra nel più vasto progetto di riqualificazione del centro città e ha avuto un investimento complessivo di circa 530 mila euro. Di questi, 247 mila euro provengono da un finanziamento regionale così suddiviso: 61 mila euro a fondo perduto e gli altri da restituire gradualmente entro il 2032. I restanti 200 mila euro sono a carico dell’amministrazione comunale.