SEREGNO – Il primo passo è compiuto. La rete di ViviSeregno, che raduna la gran parte delle attività commerciali presenti in città, ha provveduto a registrare il dominio: nasce Seregnostore.it, la piattaforma online che raduna i negozi presenti sul territorio. Come tutti sanno è proprio questa la ricchezza di Seregno, da tutti considerata a pieno titolo un centro commerciale a cielo aperto.
Seregno, però, è anche luogo delle tradizioni. La città dove spesso l’attività commerciale è stata passata di mano di padre in figlio anche per diverse generazioni. Con la registrazione del nuovo dominio, insomma, si dà il via a una svolta verso il futuro e l’innovazione.
Nelle scorse settimane ViviSeregno aveva promosso un incontro online per presentare a tutti gli imprenditori le possibilità offerte da un marketplace. La vendita online, del resto, durante la prima ondata di contagi e durante il primo lockdown ha permesso a molte aziende di sopravvivere. Alcune sono riuscite addirittura a incrementare il fatturato.
“Non ci aspettiamo risultati nell’immediato – aveva dichiarato con sincerità Maurizio Lissoni, presidente di ViviSeregno -, ma sono certo che già quando tireremo le somme del primo anno ci sarà un bel più a precedere il dato finale. Di certo è l’inizio di un lungo percorso, che nel tempo potrà essere migliorato, sviluppato, integrato, ma è anche un punto di non ritorno”.
Alle spalle dei commercianti, particolare di non poco conto, c’è anche l’amministrazione comunale. Pronta non solo a sensibilizzarli sull’opportunità offerta da questo nuovo strumento, ma anche intenzionata a mettere mano al portafogli per dare un contributo concreto nel pagamento di questa piattaforma cittadina dello shopping. Proprio per questo motivo era stato pubblicato un bando, che inizialmente doveva scadere nella prima settimana di novembre e che, visto il peggiorare della situazione, è stato poi prorogato fino alla fine del mese di novembre.
“Questa cosa va fatta adesso – aveva spiegato il sindaco Alberto Rossi ai commercianti -, il prima possibile. La strada è questa. O ci muoviamo subito, oppure ci ritroveremo a inseguire ciò che il mondo propone da tempo. Facciamo rete, sarà questa la nostra arma vincente nei confronti dei colossi dell’e-commerce”.
Il costo per ogni commerciante è sostenibile: 1.500 euro per l’intero triennio. Il problema è dato dai tempi. Chi pensa di aderire al marketplace per risolvere il problema di questa seconda ondata e della zona rossa, è fuori strada: la piattaforma dovrebbe essere attiva entro maggio. Un’utilità in più, da affiancare alla vendita tradizionale in presenza, ma da considerare soltanto in prospettiva.