SEREGNO – Chiusa l’operazione tra Aeb e A2A, il gruppo seregnese continua a dividere maggioranza e minoranza, con feroci polemiche. Al centro della discussione, questa volta, le nomine nel Consiglio di amministrazione di Aeb.
“Davvero una brutta pagina per la nostra città – commenta Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega in Consiglio comunale -. Il sindaco Alberto Rossi approfitta del lockdown per mettere al buio la democrazia approfittando della situazione di incertezza che anche la nostra città sta attraversando nuovamente”.
A scatenare la polemica è la mancata rappresentanza delle opposizioni nel nuovo Consiglio di amministrazione. “Questa è sempre stata la prassi – afferma Trezzi -, sempre rispettata in passato anche quando a governare era il centrodestra. Giuseppe Borgonovo, attuale assessore alle Partecipate, ne è la conferma. Era un modo corretto di operare, ma soprattutto si trattava di offrire una figura di garanzia all’interno di un’azienda importante quale Aeb, probabilmente la prima per fatturato nel territorio seregnese”.
Il capogruppo della Lega non risparmia accuse alla maggioranza: “È a tutti gli effetti una spartizione che arriva da lontano, dalle elezioni comunali del 2018, alla faccia della trasparenza e della legalità sempre menzionata dal sindaco in campagna elettorale ad ogni incontro pubblico. Porgiamo i migliori auguri all’avvocato Loredana Bracchitta per essere diventata presidente. Alla fine una persona arrivata da Milano non poteva che portare in porto questa operazione a cui noi rimarchiamo il nostro totale consenso, ma non nelle modalità utilizzate. Rimaniamo davvero sconcertati di fronte a questo modo di agire del nostro sindaco, ci sembra doveroso evidenziarlo pubblicamente. E gli ricordiamo che la Lega, partito più votato alle scorse elezioni comunali, non merita un trattamento di questo tipo”.
Il sindaco, però, a sua volta esprime stupore per le accuse della Lega: “Mi vedo mio malgrado costretto ad intervenire pubblicamente sul tema della nomina del Consiglio di amministrazione di Aeb per replicare alle affermazioni di Trezzi che, purtroppo com’è già accaduto altre volte, ha scelto di parlare prima di assumere adeguate informazioni. Se si fosse informato, magari chiedendo a me oppure consultando i sindaci della Lega presenti all’assemblea di Aeb durante la quale si è proceduto alle nomine, avrebbe scoperto il motivo per cui nel CdA non c’è un componente espresso dai comuni di minoranza. Motivo che, sottolineo, non è per nulla da attribuire alla volontà mia e del Comune di Seregno”.
Rossi ricorda che nessuno voleva escludere dal tavolo il centrodestra: “Da Statuto di Aeb, cinque componenti del Cda sono nominati da A2A, quattro dal Comune di Seregno e uno dagli altri Comuni soci. Con tutti avevamo raggiunto l’accordo politico: il rappresentante degli altri Comuni soci sarebbe stato espressione delle forze di centrodestra”.
In assemblea, però, le cose sono andate diversamente. “Raggiunto l’accordo – dichiara il sindaco – mi sono estraniato da ogni trattativa: aspettavo che in assemblea arrivasse la candidatura dei Comuni soci su proposta dei sindaci di centrodestra. La candidatura in effetti è arrivata, ma con due ore di ritardo rispetto al limite previsto e con gravi carenze formali. Quindi, su indicazione del notaio verbalizzante, non ha potuto essere messa ai voti. A questo punto, l’unanimità dell’assemblea (sindaci di centrodestra inclusi) ha votato per i candidati proposti dal Comune di Seregno, nella consapevolezza che con gli altri meccanismi di consultazione previsti dal nuovo Statuto di Aeb, i Comuni soci saranno comunque coinvolti ad un livello mai espresso nel passato”.