GIUSSANO – Incrociando le dita, se non si fermano di nuovo le attività di cantiere a causa dell’emergenza Coronavirus, l’obiettivo è già individuato: con l’inizio della primavera l’area Laghetto sarà di nuovo restituita alla cittadinanza nel suo massimo splendore. In questi giorni, infatti, sono iniziati i lavori di demolizione della vecchia struttura del bar: nell’area sorgerà un nuovo spazio per il servizio di ristorazione e, insieme, una struttura per il servizio di Info Point.
Inizia a prendere forma il progetto approvato prima delle vacanze estive dal sindaco Marco Citterio e dalla sua squadra di assessori per valorizzare quella che, a tutti gli effetti, è una delle aree naturalistiche più belle e più conosciute di tutta la Brianza.
Sulla necessità di un cambio di passo sono tutti d’accordo: anche la precedente amministrazione comunale aveva dedicato la sua attenzione all’area del Laghetto. L’idea finale era stata quella di promuovere un’operazione di project financing con lo scopo di progettare, costruire e gestire un nuovo bar. L’idea era finita sul tavolo del neo sindaco Citterio che, prima del Natale 2019, aveva deciso di rivedere la strategia: a suo modo di vedere era meglio realizzare l’intervento con mezzi propri del Comune, per arrivare a cedere la nuova struttura tramite bando pubblico. Non solo: pochi mesi più tardi, con la primavera 2020, la scelta era stata quella di dotare il Laghetto di un locale a destinazione tavola calda nell’intento di mantenere una più ampia possibilità d’uso futuro dell’immobile.
Restava il problema economico, ed era tutt’altro che secondario. La soluzione è stata servita sul vassoio d’argento dalla Regione Lombardia, che nel mese di maggio ha deciso di ripartire risorse importanti tra i Comuni, con la chiara intenzione di rilanciare l’attività di cantiere sul territorio e, con questa, garantire la ripartenza dell’economia. Nulla di meglio per l’amministrazione comunale, che ha così ricavato da questa donazione i 480mila euro necessari per il rilancio dell’area: questo, soprattutto, con una struttura attiva dodici mesi all’anno invece del vecchio e degradato bar (diventato poi inagibile) in funzione soltanto durante l’estate. L’area, del resto, ha molto da offrire: aggregazione sociale, pratica sportiva, oasi naturalistica. E, come molti sanno, continua a essere un punto di partenza di primaria importanza per le escursioni all’interno del Parco Valle del Lambro.