MILANO – Era stato sorpreso dai poliziotti mentre tentava di aprire la portiera di un’automobile. L’algerino, 42 anni, ha deciso di non finire davanti al giudice: in Questura si è sfilato la maglietta e si è impiccato.
E’ accaduto ieri poco dopo mezzogiorno. L’extracomunitario era stato fermato poco prima in via Felice Casati, zona Porta Venezia, mentre stava commettendo il furto insieme a un amico marocchino di 23 anni. I due erano stati bloccati e accompagnati in Questura per il fotosegnalamento.
Sono quattro le stanze dei fermati in questura, in quel momento tutte vuote. Gli agenti li hanno chiusi ognuno in uno spazio, lasciandoli da soli. Un’operazione del tutto normale e di routine. L’algerino è rimasto circa un’ora nell’isolamento della camera, un tempo sufficiente per togliersi la maglietta, annodarla e trasformarla in un cappio da legare alle grate di una finestra bassa. Quando i poliziotti hanno aperto la porta blindata era ormai senza vita, quasi seduto sul pavimento ma col corpo abbandonato e con la testa tesa in una posizione innaturale. Inutili le manovre di rianimazione, l’uomo è morto sul posto.
Sono in corso approfondimenti sul suo passato, a partire da eventuali problemi psichiatrici. Resta la sorpresa e lo sgomento degli agenti. L’algerino sarebbe stato quasi sicuramente denunciato a piede libero e rimesso in libertà.