SEREGNO – Il Coronavirus, purtroppo, batte anche la tradizione e la voglia di stare insieme: il tradizionale pranzo di Ferragosto quest’anno non si farà. L’amministrazione comunale, a malincuore, ha dovuto dare appuntamento a tutti al 2021. Nel frattempo, tuttavia, a tenere compagnia ai seregnesi che non vanno in vacanza ci sono le polemiche scaturite da questa decisione che, secondo la Lega, è stata presa forse un po’ troppo con superficialità.
“In questo momento storico – spiega Laura Capelli, assessore alle Politiche sociali, difendendo la scelta dell’amministrazione comunale – quando si organizzano eventi che prevedono un cospicuo afflusso di pubblico, occorre seguire rigidi protocolli di sicurezza per la prevenzione della diffusione del Coronavirus. Per un evento riservato a persone ultrasessantacinquenni, più fragili ed esposte al contagio, il rispetto per questi protocolli dev’essere ancora più rigoroso”.
L’assessore spiega anche che la situazione è stata valutata in tutti i suoi aspetti: “Il parco Madonna della Campagna, negli ultimi anni sede dell’evento, ha un’area coperta che, con le prescrizioni sul distanziamento, può ospitare poche decine di persone. Ringrazio, comunque, l’Associazione Madonna della Campagna per la generosità con cui si è messa a disposizione cercando di trovare soluzioni per superare le difficoltà organizzative. E’ impensabile svolgere il pranzo a cielo aperto così come è problematico individuare un altro spazio in città. E, a tutto questo, si aggiunge anche la difficoltà nel reperimento di un servizio di catering che possa assicurare la fornitura del pasto. Confidiamo di potere recuperare questo appuntamento in un momento successivo che, analogamente al pranzo di Ferragosto, possa favorire la socialità tra persone anziane”.
La decisione di rinviare tutto al prossimo anno, però, non è piaciuta proprio per niente a Elisabetta Viganò, consigliere comunale della Lega, che ha protocollato un’interpellanza. Per lei, in particolare, è inaccettabile che si parli di “rigidi protocolli di sicurezza”: “Ormai – spiega Viganò – si va in giro senza mascherina, non c’è l’obbligo per i bambini e i disabili, resta solo da osservare il distanziamento sociale. Molti anziani sono delusi per il rinvio del pranzo di Ferragosto, si sentono defraudati di un momento per loro importante, che è di sollievo alla solitudine maggiormente avvertita in questo periodo. Chiedo quali sono i criteri che hanno portato all’annullamento, quanti erano disposti a partecipare, qual era l’oggettiva difficoltà nel trovare il servizio catering e, infine, vorrei sapere se sono state prese in considerazione altre possibilità”.
Le sue domande, tuttavia, sono state accolte dal sindaco Alberto Rossi con sorpresa e disappunto: “Proprio la Lega – dichiara il primo cittadino – non più tardi di venti giorni fa ci ha pesantemente contestati per il momento dedicato ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia in piazza Risorgimento, occasione di incontro e di saluto dopo mesi di lockdown prima di iniziare un nuovo cammino alla scuola primaria. Allora per la Lega era un azzardo, oggi invece è fuori luogo un rinvio anche se riguarda la categoria degli anziani che è maggiormente esposta ai rischi del Covid”.
“Il sindaco si risponde da solo – controbatte Viganò -, è lui che dovrà spiegare perché a luglio in un periodo più critico e con normativa più restringente, ha chiamato 200 bambini mentre oggi lascia a casa gli anziani. Chissà qual è il criterio che sta alla base di tutto ciò. Forse solo il desiderio di visibilità del nostro sindaco”.
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