SEVESO – Superato l’ostacolo economico, sarà presto eliminato anche quello fisico. La città di Seveso è pronta una volta per tutte a dire basta alle code ai passaggi a livello della linea ferroviaria Milano-Asso. Nel “Piano Marshall” della Regione Lombardia, infatti, è previsto lo stanziamento di 13 milioni di euro per restituire vivibilità al territorio.
Sul fatto che il problema sia sentito, qui non ci sono proprio dubbi: basta mettersi al volante e cercare di attraversare Seveso in senso est-ovest per rendersi conto che la ferrovia, opportunità per molti pendolari e per gli studenti, di fatto è una barriera quasi insormontabile per chi vive il territorio, ovvero semplici cittadini, professionisti, imprese artigiane. Sono ben cinque i passaggi a livello sul territorio cittadino, i tempi di attesa sono praticamente biblici: del resto avere la stazione di riferimento per l’intera zona, con tutti i treni che si fermano per diversi minuti, comporta anche questo problema.
La situazione negli anni non è mai stata risolta. Anzi, è stata anche leggermente peggiorata per quanto riguarda la frazione di San Pietro con la riattivazione della linea Seveso-Camnago. Aspre battaglie politiche, negli anni, hanno ulteriormente bloccato la situazione: da una parte chi voleva provvedere al superamento della linea con sottopassi, chi invece si è sempre battuto per la realizzazione dell’interramento del piano del ferro.
Ora, di fronte alla situazione di stallo, sono tutti convinti che sia necessario provvedere a dotare la città di situazioni alternative. Il primo tentativo l’ha fatto la precedente amministrazione di centrosinistra, trovano un accordo con Cesano Maderno per un sottopasso al confine tra le due città: opera che può servire a spostare un po’ il traffico di attraversamento ma, di certo, non è utile a chi deve vivere il centro cittadino.
L’attuale amministrazione guidata dal sindaco Luca Allievi (Lega), ha invece rispolverato una vecchia idea, che era stata accantonata: sottopasso in via Montello, a poca distanza dalla stazione. Soluzioni tecniche tutte da verificare, ma l’idea è piaciuta anche alla Regione Lombardia, che ha deciso di mettere a disposizione 13 milioni di euro. Questo importo comprenderà anche l’eliminazione del passaggio a livello di via Manzoni, quello più centrale della città. Qui, però, gli spazi sono più ridotti: più probabile che si tratti di una strada a senso unico (mesi fa si ipotizzava l’uscita della strada su via Corridoni) o, semplicemente, di un sottopasso destinato a biciclette e pedoni. Arrivati i soldi, naturalmente, è lecito aspettarsi che saranno accompagnati da una nuova ondata di polemiche.
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