MONZA – “E’ uno dei piani più importanti mai realizzati nella Regione Lombardia. Dà risposta, come avevamo promesso, anche sul medio e lungo termine per rilanciare l’economia del territorio”. Fabrizio Sala, vicegovernatore della Lombardia, così commenta il cosiddetto “Piano Marshall” del Pirellone per la ripresa post Covid. Una pioggia di milioni è in arrivo anche sul territorio di Monza e Brianza: poco meno di 60 milioni di euro per investimenti considerati strategici e non più rinviabili. In più, oltre a questa somma, anche tutti quei fondi che la Regione Lombardia ha già distribuito tra i singoli Comuni che, liberamente, stanno decidendo come impiegarli per progetti che vedranno la luce già nel breve periodo, con cantieri che hanno l’obbligo di aprire entro il 31 ottobre.
Tanti gli interventi che sono stati individuati per il nostro territorio anche dal Pirellone. Un lungo elenco che si può riassumere soprattutto condue espressioni: “mobilità sul territorio” e “messa in sicurezza delle infrastrutture a oggi esistenti”.
Escludendo l’autostrada Pedemontana, opera trasversale che abbraccia più province, non è un caso se i fondi maggiori sono stati destinati a interventi relativi alla linea ferroviaria Milano-Asso (13 milioni a seveso con l’eliminazione di passaggi a livello di via Montello; 11 milioni a Meda per il passaggio a livello di via Cadorna, che offre ottime prospettive all’intervento nell’area Medaspan) e al prolungamento della linea M1 della metropolitana a Monza (più di 24 milioni di euro).
Risorse che non finiscono soltanto nella città capoluogo della nostra Provincia: interventi per piste ciclabili ad Albiate e Sovico (120 mila euro), Besana (120 mila). E poi i ponti. Ripristino ad Agrate di quello di via Colleoni (600 mila euro), due a Giussano sulla Valassina (1,6 milioni), a Nova sul canale Villoresi (300 mila), a Muggiò in viale Repubbilca (300 mila), Carnate (450 mila), ponte sul Seveso a Barlassina (300 mila) e sul Certesa a Meda (250 mila). Nelle Groane soldi per il centro storico di Lazzate e di Cogliate (150 mila euro ciascuno), a Roncello nuova mensa alla scuola primaria (200 mila euro).
“Abbiamo fatto il possibile – commenta Sala – in un momento in cui la Lombardia e la sua gente si trovano in condizioni che qui nella storia non si erano mai verificate. Anche le casse della Regione sono a corto di fondi a causa dell’emergenza sanitaria. Noi, però, non ci siamo tirati indietro: non potendo dare direttamente i soldi ai privati, abbiamo distribuito risorse importanti ai Comuni per realizzare interventi necessari. Le infrastrutture digitali, così come quelle fisiche tradizionali, sono un volano per la nostra economia. Tutta questa nostra operazione, oltre che dalla necessità di dare il sostegno al territorio, parte da una forte convinzione: quando l’economia ripartirà – e la storia ci insegna che dopo i più grandi disastri comunque tutto si rimette in moto – noi dovremo essere i primi a recitare il ruolo di protagonisti. Non dobbiamo farci trovare impreparati, perché dovremo cavalcare le opportunità di quel momento”.
Per dare sviluppo all’economia della Lombardia si è scelto di puntare sulla mobilità. “A parte Pedemontana che è la madre di tutte le infrastrutture – afferma Sala – proviamo a pensare a qual è il costo dei tempi di trasporto o di spostamento sul nostro territorio. Quindi lavori sulla linea ferroviaria, la metropolitana. Tanti interventi di cui si era già discusso ora hanno la priorità assoluta. E poi tanta fiducia nelle province e nei Comuni, che hanno ricevuto altri fondi, per amplificare ancora di più la portata di questo rilancio”.
Il vicegovernatore non rinuncia a punzecchiare chi in questi mesi ha sollevato critiche: “Con tutte le limitazioni di legge che abbiamo, faremo di più come Regione Lombardia rispetto all’intero Governo che ha in mano un gruzzolo importantissimo che arriva dall’Europa. Non abbiamo ancora finito con la nostra azione. E vorrei evidenziare un aspetto che in questi mesi è passato sotto silenzio: a livello scientifico, per il Covid, siamo al centro dell’attenzione di tutto il mondo. Noi abbiamo fatto la scelta di investire 100 milioni in questo settore. La Lombardia è ricerca. La nostra terra è sempre un passo avanti”.
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