SEREGNO – Compito di una mostra è quello di suscitare emozioni e, magari, anche di fare discutere. Le fotografie esposte dall’amministrazione comunale sul periodo del lockdown, però, fanno addirittura litigare. Da una parte Chiara Marica Novara, consigliere comunale di Forza Italia, dall’altra l’assessore alla Cultura, Federica Perelli.
Nulla da ridire sulla qualità di quegli scatti che hanno immortalato la città deserta: portano la firma del concittadino Carlo Silva, premiato a livello internazionale. A fare discutere, invece, è stata l’opportunità di dare spazio soltanto a lui rifiutando la proposta avanzata da fotoamatori che, nel loro piccolo, hanno comunque nel loro curriculum la vittoria in diversi concorsi.
“Soltanto uno ha avanzato la richiesta – ha spiegato l’assessore – chiedendoci anche una sorta di autorizzazione per muoversi in città e scattare foto. Cosa che non potevamo rilasciare. Abbiamo scelto le foto di Silva, esercitando il nostro potere discrezionale, che ha scattato foto con lo smartphone in occasione degli spostamenti consentiti in città: lavoro, farmacia, medico”.
La risposta, però, non è per nulla piaciuta al consigliere Novara: “Purtroppo a proporre la mostra è stato il fotoamatore, che non ha mai ricevuto una risposta dal Comune e ha scoperto in seguito dell’allestimento della mostra. Può legittimamente pensare che gli abbiate rubato l’idea. Avete esposto foto di luoghi che non sono vicini all’abitazione di Silva: non credo si tratti di spostamenti corretti. Poi la chicca: su Facebook scopro che una donna è dispiaciuta di aver causato discussioni con le sue foto. Apprendo che è la moglie di Silva: per me scoprirlo è stata una sorpresa. In giro anche lei a fare foto insomma, quindi si poteva dire di sì anche al fotoamatore”.
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