SEREGNO – E’ iniziata in piazza, con tanti bambini e tutti i loro famigliari: la festa dei remigini ora finisce in Consiglio comunale. Il gruppo della Lega, infatti, non ha per nulla gradito l’idea soprattutto in questo periodo immediatamente successivo all’emergenza Coronavirus. Immediata la presentazione di un’interpellanza per chiedere spiegazioni al sindaco Alberto Rossi.
“Devo rilevare che la Regione Lombardia fa di tutto per contenere la diffusione del Covid-19 – afferma Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega – ma a Seregno si fa ciò che si vuole. Purtroppo in questo caso non si tratta dell’atteggiamento di qualche cittadino, bensì delle scelte compiute dall’amministrazione comunale. L’iniziativa organizzata il 9 luglio in piazza Risorgimento mi lascia fortemente perplesso”.
Trezzi spiega che mentre gli istituti scolastici devono osservare il divieto di organizzare incontri di gruppo, il Comune ha scelto di invitare in piazza Risorgimento i cosiddetti “remigini a distanza”, ovvero quelli che hanno finito il ciclo della scuola dell’infanzia in questo periodo un po’ particolare. Lo stesso Comune ne aveva dato notizia, spiegando che visto l’elevato numero di bambini, circa 200, erano stati organizzati due turni. Per tutti loro il rilevamento della temperatura corporea per accedere alla piazza.
“Peccato che la temperatura non è stata misurata agli adulti – spiega Trezzi – e che si è formato un assembramento con centinaia di persone. Molte di queste erano presenti senza mascherine. Vorrei sapere perché in una situazione di rischio, qual è quella che stiamo vivendo, sono stati esposti i bambini e le loro famiglie a questo pericolo. Mi chiedo se il desiderio di visibilità del sindaco arrivi a tal punto da andare oltre la sicurezza dei seregnesi”.
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