CORSICO – Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Corsico, supportati dai comandi territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, nei confronti di 10 soggetti (di cui 4 già sottoposti a misure detentive in Italia e 1 in Spagna), ritenuti responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro dei reati di rapina aggravata, detenzione e porto di armi clandestine, tentata estorsione, ricettazione, lesioni aggravate e furto.
La Sezione Operativa della Compagnia dei Carabinieri di Corsico, nel periodo settembre 2019 – novembre 2019, ha condotto una strutturata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e finalizzata a disarticolare un sodalizio criminoso, composto da soggetti italiani e che gravitavano nel quartiere di edilizia popolare “Lavagna” di Corsico, dedito alla commissione di rapine in danno di istituti di credito, centri scommesse, compro oro ed estorsioni ai danni di commercianti.
Le indagini hanno permesso di accertare le responsabilità penali dei componenti della banda, che hanno commesso delitti utilizzando armi clandestine e il sistematico ricorso alla violenza fisica nei confronti delle vittime. Uomini che non lasciavano nulla al caso: le forze dell’ordine sono rimaste colpite dalla meticolosa organizzazione ed esecuzione dell’attività delittuosa attraverso sopralluoghi presso gli esercizi commerciali con l’utilizzo di “finti clienti”, ovvero il posizionamento delle vedette e degli autisti di veicoli veloci all’esterno dei locali. Per i loro colpi rubavano auto parcheggiate sulla pubblica via, mentre non avevano alcun problema per quanto riguarda le armi: ne avevano parecchie, con tanto di munizioni, nascoste nelle intercapedini di complessi popolari.
I militari hanno provveduto e fare quattro arresti in flagranza di rapina, con il sequestro di due pistole semiautomatiche e di un fucile da caccia, armi cariche con colpo in canna, ma anche recuperando il bottino per 20 mila euro.
Le investigazioni hanno consentito di contestare al gruppo criminale otto rapine tentate o consumate. A partire da quella del 24 giugno 2019 a Milano (per un misero bottino di 163 euro alla sala slot in via Arnolfo di Cambio) fino a quella del 6 ottobre 2019 a Magenta (sala slot “Zeta Game”, colpo da 20 mila euro).