SEREGNO – Un assegno da 370 mila euro. E’ quello che dovrà staccare Edilombarda Srl nei confronti del Comune di Seregno quale costo di costruzione per la realizzazione dell’immobile che ospita lo Studio Radiologico Bernasconi in via Livio Colzani. Così ha deciso il Tar (Tribunale amministrativo regionale) respingendo un nuovo ricorso presentato dall’impresa.
Una storia lunga, iniziata addirittura qualche anno fa. Per l’esattezza nel 2012, quando l’impresa ha ottenuto il permesso di costruire per l’edificazione di un centro di analisi e diagnosi, con destinazione sanitaria e medico specialistica, per un immobile di 3.265 metri quadrati fuori terra e mille metri quadrati interrati. Per il costruttore intervento da intendersi quale struttura sanitaria ai sensi di legge, quindi esente dal pagamento del costo di costruzione, mentre per l’amministrazione comunale si trattava di un pagamento dovuto a tutti gli effetti. Così è stato anche per la variante presentata nel maggio 2013 per la realizzazione dei locali destinati a ospitare le farmacie comunali.
Edilombarda Srl ha pagato senza battere ciglio. Ha avuto molto da ridire, invece, quando l’11 agosto 2015 il Comune di Seregno, approvando il nuovo Pgt, pur confermando la destinazione urbanistica dell’area ha rideterminato il costo di costruzione elevandolo a 282.566,09 euro. Troppi per il costruttore, che prima si era rivolto al Tar Lombardia per fare valere le sue ragioni e, dopo la sentenza negativa, si era appellato al Consiglio di Stato nell’ottobre 2018. Anche in questo caso, tuttavia, senza soddisfazioni: era stata infatti confermata la pronuncia di primo grado.
L’impresa, prima di versare l’importo richiesto, ha segnalato all’amministrazione comunale una serie di errori materiali e di diritto nella determinazione della somma finale, chiedendone la verifica. Il Comune, da parte sua, calcolatrice alla mano, si è messo a verificare tutte le voci. E invece dei 282mila euro iniziali il 4 giugno 2019 ha chiesto il versamento di 370 mila euro.
Un conto salato che ha spinto Edilombarda Srl a presentare un nuovo ricorso, ma con scarso successo. Sulla necessità di effettuare il pagamento, infatti, il giudice non ha avuto alcun dubbio visto il pronunciamento anche del Consiglio di Stato. Ha invece aggiunto di suo qualche motivazione sul nuovo importo, con una spiegazione che non lascia spazio a dubbi: “Il contributo comunale dovuto per il rilascio del permesso di costruire ha natura di prestazione patrimoniale imposta, di carattere non tributario, e il sistema di pagamento dello stesso è caratterizzato da uno strumento a sanzione crescente che scatta automaticamente, quale effetto legale automatico, se l’importo dovuto per il contributo di costruzione non è corrisposto alla scadenza; in definitiva il potere di sanzionare il pagamento tardivo è incondizionatamente previsto dall’art. 42, d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, che è chiaro nell’assegnare alla Pubblica amministrazione il potere/dovere di applicare le sanzioni al verificarsi di un unico presupposto fattuale, e cioè il ritardo nel pagamento da parte dell’intestatario del titolo edilizio”.
Respinto dunque il ricorso dell’impresa che dovrà ora versare 264 mila euro per il costo di costruzione, 105 mila euro per sanzioni e 62,47 euro per diritti di segreteria. In più le spese legali sostenute dal Comune di Seregno e dallo Studio Radiologico Bernasconi per altri 5 mila euro.
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