MONZA – Una lettera al Prefetto annunciando la volontà di dare avvio alle procedure di legge. E’ quella invita dalla Cub (Confederazione unitaria di base) per cercare di tutelare le lavoratrici ausiliarie degli asili nido del Comune di Monza che, con il lockdown e la chiusura delle strutture, hanno iniziato a non percepire più lo stipendio.
Il sindacato chiede al Prefetto, Patrizia Palmisani, un incontro per discutere del mancato pagamento del fondo di integrazione salariale di marzo, aprile e, con ogni probabilità, anche maggio. Inoltre vuole mettere sul tavolo anche la questione della mancata risposta alla richiesta di convocazione da parte del sindaco Dario Allevi: il Comune, infatti, quale committente dell’appalto asili nido, è obbligato in solido.
Nei giorni scorsi una lettera era stata indirizzata anche all’Inps per la richiesta di pagamento diretto e urgente. “La mancata liquidazione del fondo di integrazione salariale – si leggeva nel documento – sta determinando una grave situazione economica ai danni delle lavoratrici e delle loro famiglie”.
Le stesse donne il 25 maggio si erano presentate davanti al municipio di Monza per una manifestazione di protesta. Nell’occasione avevano anche intercettato Allevi che si era dichiarato disponibile ad affrontare la questione con loro nel breve periodo.