MILANO – “Ho chiesto un’audizione in commissione sanità dei vertici dell’azienda zero del Veneto in quanto elemento di diversità e di efficienza rispetto al metodo organizzativo lombardo basto su Ats e Asst. Mi auguro che il Presidente Emanuele Monti possa trovare un momento per calendarizzare questo prezioso contributo nell’ambito della congestionata agenda della commissione sanità”. Così Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia.
“Chiedo – spiega il consigliere pentastellato – di poter iniziare un percorso di revisione della legge regionale 23 del 2015 che ha mostrato tutti i suoi limiti con un sistema sanitario eccessivamente privatizzato e fuori da ogni controllo. Con il modello dell’azienda zero del Veneto gli accreditamenti delle strutture sanitarie private sono di competenza dell’azienda zero e quindi centralizzati, così come la gestione del sistema informativo e del personale. In Lombardia solo gli acquisti sono centralizzati e per il sistema informativo gestito dalla ex Lombardia Informatica è meglio stendere un velo pietoso”.
“Riuscire a riportare a livello centralizzato l’accreditamento delle strutture private (ora di competenza delle Ats) in un’ottica di programmazione e ottimizzazione del ruolo tra il pubblico e il privato – conclude Fumagalli – evitando ogni favoritismo verso quest’ultimo, credo sia un elemento che possa incontrare il favore di molti esponenti anche della maggioranza consiliare”.