MILANO – In pochi secondi ha detto ciò che molti lombardi pensano. Ma dall’alto del suo ruolo le sue frasi hanno fatto il giro del mondo. Il sindaco Beppe Sala ha affermato che non andrà mai in vacanza in quelle regioni che chiedono una patente di immunità per accogliere i milanesi.
Una dichiarazione pronunciata senza troppi giri di parole nel consueto video quotidiano che diffonde sui social network: “Vedo che alcuni presidenti di Regione come quello della Liguria, Toti, dicono ‘accoglierò a braccia aperte i milanesi’, altri, che non cito, dicono ‘magari se fanno una patente di immunità’. Ora, parlo da cittadino prima che da sindaco, io quando deciderò dove andare per un weekend o per una vacanza me ne ricorderò”.
Lui non ha fatto nomi, ma il diretto interessato il messaggio l’ha capito benissimo. Christian Solinas, governatore della Sardegna, ha replicato stizzito chiedendo al sindaco di Milano “di usare la decenza del silenzio”.
Affermazioni che, una volta di più, hanno invece offerto a Sala l’occasione di intervenire di nuovo sull’argomento: “Illustre Presidente Solinas – scrive il sindaco su Facebook – rispondo con educazione a quanto da lei affermato. Ho parlato a titolo personale, ma non tiro proprio indietro la mano: io non andrei in vacanza laddove fosse richiesto un test di negatività al virus. A parte il fatto che non è così semplice disporre di questi test, penso sia sbagliato discriminare gli italiani per regioni di appartenenza. Milano e la Lombardia saranno sempre terre di libertà e di accoglienza. Ci aspettiamo lo stesso dal resto del Paese”.