MENFI – Il suo volto lo hanno visto milioni di italiani, i suoi corsi di inglese si trovano in tutte le maggiori librerie. John Peter Sloan è deceduto nella serata di ieri, lunedì 25 maggio, all’età di soli 51 anni. Soffriva di asma fin da piccolo, ieri le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate e il personale sanitario nulla ha potuto fare per salvarlo. Figlio di un irlandese e di mamma inglese, ha iniziato a farsi conoscere in tutta Europa a partire dai 16 anni di età. Il mestiere? Cantante e chitarrista.
La svolta arriva nel 1990 quando, ventunenne, arriva in Italia. Subito scatta il colpo di fulmine: non se ne andrà più. Da noi getterà radici, in tutti i sensi: oltre a formare una famiglia, qui trova anche la sua dimensione dal punto di vista professionale. Non più musicista, bensì artista a tutto campo, soprattutto apprezzato dal grande pubblico per la sua grande vena umoristica. Proprio questa gli permetterà di arrivare sul piccolo schermo, grazie all’esperienza maturata a teatro a Milano con Zelig in English.
Nella sua carriera parteciperà a tantissime trasmissioni, con i più grandi arstisti. Sarà chiamato a scrivere per i maggiori giornali nazionali italiani. E, accanto a tutto ciò, affianca la carriera di insegnante di inglese fondando la scuola dapprima a Milano e poi anche a Roma. Impegnato nel sociale, grande amico degli animali, tutti hanno saputo apprezzarlo per la simpatia, per i modi gentili e per il gran cuore.
Se n’è andato troppo presto, ma ci ha lasciato due grandi insegnamenti. Il primo è che anche chi è cresciuto oltre al Manica è capace di ridere. Il secondo è che tutti gli ostacoli – come la lingua inglese – diventano più piacevoli da affrontare quando davanti a tutto mettiamo un bel sorriso.