DESIO – “Un’ordinanza pasticciata semina il panico tra i commercianti”. Il Movimento 5 Stelle punta il dito contro l’amministrazione comunale per il secondo step della Fase 2. “Un’ordinanza del 15 maggio – spiegano gli esponenti pentastellati – che fa riferimento alle riaperture degli esercizi commerciali dal 18. Di solito un’ordinanza, per sua stessa definizione, “ordina” ai cittadini di un comune di fare o non fare qualcosa. In questo caso il documento firmato dal sindaco Roberto Corti e classificato “contingibile e urgente” si limita a disporre che i commercianti adottino “accorgimenti tali da indurre i clienti in attesa di accedere ai locali di vendita a mantenere la prescritta distanza interpersonale di almeno un metro”.
Per il Movimento 5 Stelle, insomma, una mancanza di chiarezza: “Quali siano questi accorgimenti che i commercianti devono necessariamente adottare l’ordinanza non lo dice, fa solo l’esempio dell’applicazione di nastro adesivo sul marciapiede antistante l’esercizio, per indicare le giuste distanze”.
“Appena letta l’ordinanza – spiega il pentastellato Denis Franzini – mi sono indignato per il poco tempo lasciato ai commercianti per adeguarsi a queste misure. Poi mi è stato fatto notare che il contenuto non era così chiaro e che alla fine si potrebbe essere sanzionati senza che ci sia scritto nero su bianco quale sia l’obbligo da rispettare. I commercianti con cui ho parlato hanno avuto la mia stessa reazione: confusione e preoccupazione. Possibile che un’amministrazione che si vanta (a parole, sui social) di essere sensibile alle problematiche delle imprese, emetta un’ordinanza di questo genere, che getta le persone che hanno un’attività commerciale nel panico? Un’ordinanza va rispettata, ma se non si capisce cosa ordina come fanno i commercianti a rispettarla?”.
“Non si è mai vista un’ordinanza che non ordina – afferma Sara Montrasio, capogruppo del Movimento 5 Stelle – ma dà solo dei suggerimenti, come mettere il nastro adesivo ma specificando che si tratta solo di un esempio. E se uno non lo mette, verrà sanzionato o no? Come si fa a capire? Abbiamo il sospetto che questo pasticcio sia stato architettato dalla giunta solo per pararsi le spalle da eventuali contestazioni o problemi che potrebbero sorgere in seguito alle riaperture dei negozi, ma in ogni caso non è così che si amministra e che si agevolano i commercianti, anzi. Sulla correttezza di questa ordinanza abbiamo intenzione di chiedere spiegazioni al Segretario generale, che è l’organo competente in materia all’interno dell’amministrazione comunale, ma anche di segnalare questa anomalia al Prefetto, sperando che anche da lì arrivi qualche chiarimento”.