SEREGNO – Programmazione e partecipazione. Non è uno slogan: è la scelta dell’amministrazione comunale di Seregno che ha intenzione di affrontare al più presto i temi urbanistici finora irrisolti. E per dare una risposta più adeguata alle esigenze della collettività, chiede anche ai cittadini di farsi avanti con proposte.
L’emergenza sanitaria e sociale del Coronavirus non ferma l’attività degli uffici comunali. Anzi, proprio in questo momento in cui gli uffici sono forse un po’ più liberi non avendo il contatto con il pubblico e non dovendo affrontare la solita routine quotidiana, è più facile trovare l’occasione per dare spazio a momenti di approfondimento e di riflessione. La vita amministrativa, del resto, continua.
Proprio per questo motivo dal municipio è stata promossa una consultazione pubblica per raccogliere contributi e definire i contenuti della pianificazione di rigenerazione urbana, attraverso il Documento di Inquadramento dei Programmi integrati di intervento. L’importanza è tutt’altro che secondaria: si tratta del primo passo per arrivare a disciplinare i cosiddetti “Atr”, gli ambiti di trasformazione del Documento di piano del Pgt (Piano di governo del territorio) scaduto il 28 gennaio.
Dietro queste sigle e dietro questi paroloni ci sono discorsi fondamentali per lo sviluppo della città: “Il Documento di Piano scaduto – spiega Claudio Vergani, assessore con delega alla Pianificazione territoriale – evidenziava quindici ambiti di trasformazione per i quali le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti non risultano più coerenti con le attuali dinamiche”. Opportunità che per diversi motivi non sono state colte e temi che restano a tutt’oggi da affrontare. Tre nomi su tutti, due di quelli che già a pronunciarli inquadrano il problema: sul tavolo il tema delle ex fabbriche dell’Orto di via Cavour, le Officine Mariani in via Milano e Parà in via Montello. Inglobate sempre di più, con il passare degli anni, in quello che è il tessuto residenziale e, da tempo, ormai dismesse.
“C’è la necessità di avviare un percorso di riflessione – spiega l’assessore Vergani – che porti alla definizione di nuove regole, funzionali alla concreta riqualificazione di queste aree, anche in ragione delle recenti disposizioni regionali in tema di rigenerazione urbana e di riduzione del consumo di suolo”.
L’amministrazione comunale, pertanto, ha deciso di aprire un avviso pubblico per raccogliere le proposte e le segnalazioni dei cittadini. Il termine per la presentazione delle segnalazioni è fissato per il 15 giugno. Ai cittadini, però, si chiede anche un’altra forma di collaborazione per ridare slancio dal punto di vista urbanistico alla città: l’intenzione dell’amministrazione comunale, infatti, è quella di fare il censimento di tutti gli immobili che risultano dismessi da più di cinque anni e che presentano criticità dal punto di vista sociale, ambientale o della salute pubblica. In questo caso la scadenza è stata fissata un po’ più in là nel tempo: un mese in più, ovvero il 15 luglio. L’impressione, del resto, è che possano arrivare parecchie segnalazioni. Tanti occhi sul territorio, tanti cittadini che vivono la realtà del loro quartiere e conoscono alla perfezione la situazione della loro strada.
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