CARATE BRIANZA – Scegliere il proprio futuro professionale non è una delle cose più semplici, soprattutto quando si è ancora nell’età dell’adolescenza e c’è tutto un mondo da scoprire. Se a indirizzare i ragazzi nella scelta c’è un ospite di livello internazionale, però, forse il compito diventa un po’ meno arduo. È l’esperienza che viene offerta dall’istituto alberghiero del liceo “Don Gnocchi” ai ragazzi delle classi seconde che, già scombussolati dall’emergenza Coronavirus e da una didattica a distanza che non è certo l’ideale per questo tipo di scuola, ora devono prendere la decisione sul percorso di studi e sull’indirizzo per il prossimo anno: meglio la cucina, cercando di seguire le orme dei grandi chef, oppure la sala con il servizio ai tavoli, il rapporto con i clienti, insomma diventare una sorta di biglietto da visita per i locali? Grazie alla scuola e all’interessamento della professoressa Michela Nardin i ragazzi in questi giorni hanno la possibilità di confrontarsi direttamente con gli addetti ai lavori, scoprendo il loro percorso professionale e, soprattutto, chiedendo a loro consigli importanti.
Martedì, in videoconferenza, l’incontro con Matteo Ghiringhelli: miglior sommelier italiano nel 2010, medaglia di bronzo al concorso per il miglior sommelier europeo nello stesso anno e con un lungo curriculum di livello internazionale malgrado la giovane età.
Ghiringhelli, con semplicità e disponibilità, ha cercato di rispondere a tutte le curiosità degli oltre cinquanta studenti presenti all’incontro. Con un avvertimento per tutti: “Qualunque indirizzo voi scegliate, ricordatevi che la vostra professione richiederà uno studio continuo e un costante aggiornamento”. Lo sa bene lui che, partito dall’Italia subito dopo la maturità, ha lavorato in ristoranti a tre stelle Michelin, si è misurato con i migliori sommelier del mondo, ha viaggiato per approfondire la conoscenza del bere bene e degli abbinamenti. Quello dello studio è un concetto molto caro alla preside Tiziana Villa, che ha suggerito ai ragazzi di non scartare dopo la maturità l’idea del percorso universitario o comunque di corsi di specializzazione qualificati. Martedì si replica: in videoconferenza ci sarà lo chef.