MILANO – L’emergenza non è superata, per cantare vittoria è ancora troppo presto: è questo il messaggio che arriva oggi dal bollettino sul coronavirus diffuso dalla Regione Lombardia. In un colpo solo aumentano contagi e decessi. Non sono attribuibili alla Fase 2, ma sono un campanello d’allarme che ci invita alla prudenza nella nostra quotidianità.
Partiamo dai contagi. Siamo ufficialmente a 79.369 dall’inizio dell’epidemia. L’aumento in un colpo solo è di 634 casi positivi. A questi, ma non collocabili nelle ultimi ventiquattr’ore, bisogna aggiungere altri 130 casi che la Regione fa risalire al mese di aprile e che non erano stati conteggiati in precedenza.
In aumento anche i decessi. Negli ultimi giorni ci eravamo abituati a contarne meno di cento nell’arco delle ventiquattr’ore. Ora, in un colpo solo, eccone 222. Questa volta senza “conguagli”: sono tutti dell’ultimo giorno.
in calo invece i numeri della terapia intensiva (480 persone, 29 in meno rispetto a ieri) e quelli degli altri reparti (6.079 pazienti, il calo è di 122 persone).