OPERA – Il nome della città è famoso per il carcere, ma i residenti non hanno alcuna intenzione di fare una vita da reclusi: è scontro a Opera (Milano) tra il sindaco Antonio Nucera e i cittadini, che non accettano l’ultimo provvedimento relativo al coronavirus.
Tutto, infatti, è nato da un’ordinanza firmata dal sindaco. Probabilmente preoccupato dalla possibile seconda ondata di contagi che è attesa in occasione della cosiddetta Fase 2, ha deciso di mantenere tutto il paese nella Fase 1: obbliga i cittadini a rimanere in casa, salvo i motivi di lavoro, salute e comprovata necessità. Recepisce le prescrizioni del decreto della Presidenza del consiglio dei ministri sul divieto di attività ludiche e ricreativo, ma impedisce ancora di andare nei parchi, al cimitero e vieta perfino di sedersi sulle panchine.
Un provvedimento che, a tutti gli effetti, porta a considerare la città di Opera ancora nella Fase 1. I residenti, però, si ribellano e sui social network manifestano tutto il loro malcontento. C’è chi invita il sindaco a controllarlo con i droni, annunciando che non rispetterà l’ordinanza, e chi invece ha deciso di promuovere una raccolta firme considerando che non c’è nessun focolaio e nessuna particolare emergenza sanitaria in corso a Opera tale da giustificare restrizioni così impegnative.