MILANO – Il primo campanello d’allarme lo aveva fatto risuonare il sindaco Beppe Sala. Ora anche l’Atm, l’azienda milanese dei trasporti, conferma che con le restrizioni in vigore e che con tutte le precauzioni necessarie la capacità di trasporto dei passeggeri sarà di gran lunga ridimensionata.
“La regola del distanziamento sociale – ha spiegato Arrigo Giana, direttore generale di Atm intervenuto nella commissione consiliare convocata dal Comune di Milano – deve valere necessariamente anche sui mezzi di trasporto pubblici in questa Fase 2. Di conseguenza significa avere accesso contingentato sui mezzi, con un limite della capacità di carico dei passeggeri. Le nostre stime, in base ai mezzi, dicono che dovremmo attestarci sul 25-30% dei passeggeri che riuscivamo a trasportare prima dell’inizio dell’epidemia”.
Numeri che corrispondono perfettamente a quelli indicati dal sindaco che domenica aveva “tradotto” in numeri la situazione: alla stazione della metropolitana di Cadorna, quella che al mattino riceve tutti i pendolari che arrivano con Trenord, invece dei 6 mila passeggeri abituali, si riuscirà a trasportarne ogni ora soltanto 1.500.
Il direttore generale dell’Atm ha spiegato che, in mezzo a tutte queste simulazioni, l’azienda si sta portando avanti cercando di riqualificare il personale dipendente con la creazione di nuove figure: ovvero quello che dovranno proprio dedicarsi alla gestione dei flussi e al rispetto delle regole per il contenimento del coronavirus.