MILANO – Tra alti e bassi, sebbene negli ultimi giorni si stia assistendo a una progressiva diminuzione del fenomeno, il coronavirus nel giorno di Pasquetta torna a preoccupare in Lombardia con dati abbastanza importanti. Segno che il calo c’è, è innegabile, ma non c’è nemmeno quella fine rapida che tutti vorrebbero. Con una conseguenza che dev’essere chiara a tutti: servono atteggiamenti responsabili. Non bisogna uscire di casa.
Il dato che più balza all’occhio oggi, infatti, è ancora quello dei contagi. Per due motivi. Il primo è dato dalla quota raggiunta, ovvero 60.314 casi positivi dell’inizio dell’epidemia. Il secondo motivo, invece, è dato dall’incremento: un +1.262 che non è paragonabile a quanto avveniva fino a pochi giorni fa e che, tuttavia, dimostra come il livello dei contagi sia ancora costante nel tempo. Mai abbassare la guardia.
Va sempre bene il dato della terapia intensiva (1.143 persone, ovvero 33 in meno rispetto a ieri), mentre crescono i ricoverati (12.028, sono 59 pazienti in più in ventiquattr’ore).
Infine i decessi, che ora sono complessivamente 10.901: si tratta di 280 in un solo giorno. Siamo un gradino sotto a quello in cui si si trovava una settimana fa, ma il dato di certo è da considerare ancora alto.