BELLUSCO – “Così una mattina ci si sveglia per andare al lavoro, si compiono gesti automatici che compongono abitudini e rituali quotidiani. A volte per la fretta, non facciamo neanche attenzione a salutare con affetto la nostra famiglia, i nostri affetti. Tanto li rivedremo questa sera. Ci aspetteranno nel calore di casa, quel luogo che è una conquista quotidiana fatta di fatica e sudore, una conquista di contratti strappati a fatica, di stipendi a volte risicati, a volte violati nella dignità di un diritto che dovrebbe essere indiscutibile e per tutti. E invece quel giorno qualcosa non funziona come deve. Un rischio non valutato correttamente, un movimento sbagliato, un automatismo di troppo dettato dalle nostre abitudini, ti strappano per sempre da quella corsa per la conquista della quotidianità e la felicità”. Sono le parole di Giulio Fossati, segretario della Cgil di Monza e Brianza. Il sindacalista che per la Camera del Lavoro brianzola si occupa di Salute e Sicurezza nei posti di lavoro, ha appena appreso la notizia della tragedia: questa mattina all’alba, in una ditta di Bellusco, un 44enne ha perso la vita.
“Ancora una volta la fine del mese di febbraio, come l’anno scorso – continua Fossati –, segna l’inizio di una conta spietata che rappresenta il nostro mondo del lavoro e la nostra percezione della sicurezza sul lavoro. Oggi contiamo il primo morto sul luogo di lavoro nella nostra Provincia e pretendiamo che la conta si fermi qui. Uno è già troppo!”.
“Questa volta è accaduto a Bellusco – conclude Fossati -, il nostro compagno di lavoro aveva 44 anni, ancora una caduta dall’alto e ancora un metalmeccanico. Dobbiamo agire tutti insieme per fare in modo che questi eventi non si ripetano più, ognuno deve fare la sua parte, datori di lavoro, lavoratori, enti ispettivi e la scuola”.