SEVESO – I disservizi, la rabbia, poi la reazione che era già stata preannunciata: l’amministrazione comunale ha deciso di voltare pagina per quanto riguarda il trasporto scolastico. O, almeno, per il servizio navetta istituito per trasportare gli alunni della primaria “Enrico Toti” di Baruccana fino alla succursale individuata presso la scuola “Leonardo da Vinci” di via De Gasperi: nei giorni scorsi, infatti, ha proceduto alla risoluzione del contratto con l’azienda Dap Srl. È l’atto finale di un lungo braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e l’azienda di trasporti, caratterizzato da un elevato numero di contestazioni. Quella maggiore, con tanto di ira da parte del sindaco Luca Allievi, che aveva convocato una conferenza stampa in municipio per esibire il carteggio, era scaturita dal controllo effettuato a fine gennaio dai Carabinieri della stazione cittadina in collaborazione con i tecnici della Motorizzazione civile.
Il responso era stato chiaro: tre mezzi su quattro controllati sospesi dalla circolazione stradale per le gravi mancanze evidenziate. In particolare due dei mezzi sospesi erano quelli utilizzati per il servizio della navetta della scuola della frazione fino al plesso situato nel centro cittadino. La goccia ha fatto traboccare il vaso. Il Comune è andato a rispolverare tutte le contestazioni: quella del 30 settembre (600 euro), quella del 16 ottobre (1.200 euro), un’altra del 27 novembre (600 euro), quelle del 20 dicembre (300 + 300 euro), 5 febbraio (1.600 euro). Tanto è bastato per dire stop.
“Il contratto – spiegano dal Comune – può essere risolto nel caso di applicazione di cinque penali o qualora l’importo dovesse superare i tremila euro nel corso dell’appalto. Il limite è stato superato in entrambi i casi: siamo di fronte a sei penali per un importo complessivo di 4.600 euro.
A queste il Comune non ha mancato di fare una sottolineatura, che forse per l’azienda non ha alcun valore, ma che per la parte politica è di fondamentale importanza: “Le inadempienze, le carenze e le anomalie riscontrate su entrambi gli autobus utilizzati per il servizio navetta e contestate il 5 febbraio sono da ritenersi gravi in quanto hanno comportato pregiudizio alla sicurezza degli utenti e dei lavoratori addetti al servizio. Inoltre hanno determinato un grave discredito e danno d’immagine per l’amministrazione comunale, anche in considerazione delle notizie riportate da organi di stampa nazionali e locali, su Internet e sui social network”.
La battaglia tra il Comune di Seveso e l’azienda campana, però, è tutt’altro che conclusa con questo atto.