SEREGNO – La sinistra brianzola guarda con timore la partnership tra Aeb e A2A. Con una lettera aperta i gruppi di “Per un’Altra Seregno a Sinistra”, “Sinistra per Desio”, le sezioni del Partito di Rifondazione Comunista di Muggiò e di nova Milanese, “Sinistra e Ambiente” di Meda, “Impulsi” di Meda, chiedono di agire con la massima trasparenza.
“Da anni – spiegano i firmatari – come esponenti della politica locale, affermiamo la necessità di tutelare l’insieme di società partecipate che hanno finora garantito i servizi ai cittadini rappresentando un patrimonio pubblico. Chiediamo anzitutto che sulla partnership tra A2A e Aeb si apra un confronto pubblico e trasparente per approfondire, sin da subito, questioni che riteniamo fondamentali ed altre che potrebbero sorgere nel corso del dibattito”.
I rappresentanti della sinistra hanno diffuso un documento, mettendo nero su bianco quelle che hanno ravvisato come esigenze imprescindibili. In tutto sei punti che non lasciano spazio a equivoci.
Uno, in particolare, riprende quelle che sono le preoccupazioni espresse a vario titolo già da altri osservatori: ovvero la rappresentanza. “Chiediamo chiarezza sul modello di coinvolgimento degli enti locali – scrivono gli esponenti della sinistra – nei processi decisionali della nuova governance. Non siamo d’accordo sulla proposta di consiglio di amministrazione avanzata secondo la quale all’insieme dei comuni che assommerebbero al 30% delle quote viene assegnato un solo consigliere (su 10), mentre Seregno (col 36%) ne ottiene quattro e A2A (col 33%) avrebbe sia l’amministratore delegato che cinque consiglieri. Bisogna perciò studiare una soluzione che permetta contemporaneamente di eliminare gli attriti tra Seregno e gli altri comuni e di raggruppare il capitale del territorio in modo da metterlo al sicuro e contare il giusto nel consiglio di amministrazione. Considerato il forte impatto sul territorio e i suoi cittadini, riteniamo necessarie garanzie per la tutela del controllo pubblico del territorio”.
Gli altri punti riguardano la trasparenza e la partecipazione (il coinvolgimento di tutti i soci), la garanzia per il mantenimento dei livelli occupazionali, i costi e la qualità del servizio per l’utenza, il rispetto della sostenibilità ambientale, l’idea di dare vita al ciclo integrato dei rifiuti.