SEVESO – Ha fatto discutere genitori e docenti, ha sollevato perplessità e critiche. Sulla vicenda dello scivolo posato nel giardino della scuola primaria “Bruno Munari” all’Altopiano, in via Monte Bianco, interviene anche l’amministrazione comunale per difendere il lavoro eseguito dopo aver letto ieri le affermazioni di Alfredo Pontiggia, commissario cittadino di Forza Italia, che chiedeva spiegazioni sulla dimensione corretta e su scelte condivise con il corpo docente.
“Non risponde al vero che i giochi della scuola non siano adeguati all’età degli alunni – afferma Natale Alampi, assessore ai Lavori pubblici -. Ancora più sbagliato sostenere che siano stati installati per errore perché destinati in realtà a una scuola dell’infanzia. Lo scivolo, così come gli altri giochi in corso di installazione, fa parte di un pacchetto di forniture ‘extra’ offerte dalla ditta aggiudicatrice dei lavori per la nuova palestra, unitamente all’impianto fotovoltaico, alla sistemazione della recinzione e ad altro”.
Dal Comune fanno sapere che i giochi “sono stati scelti dalla ditta di concerto con lo studio del progettista e sono adeguati all’età minima dei bambini che frequentano la scuola primaria (la scheda tecnica fornita dall’azienda produttrice indica un’età d’uso consigliata dai due agli otto anni, ndr), quale ideale passaggio dalla scuola dell’infanzia a quella dell’obbligo”.
“Lo scivolo, ma anche l’altalena – precisa l’assessore – non sono un errore. Sono invece commisurati agli alunni più piccoli, quelli delle classi prime e seconde, perché il loro utilizzo dovrà essere destinato prevalentemente a loro. Non credo che 4 o 5 giochi possano essere usati in contemporanea da oltre 200 bambini e quindi penso che per motivi di sicurezza l’utilizzo da parte dei più grandi debba avvenire quando non ci sono i più piccoli attorno”.
L’assessore ribadisce che si tratta di opere migliorative a costo zero per l’amministrazione comunale, quindi per l’intera collettività, e che comunque rappresentano un valore aggiunto al progetto realizzato.