CESANO MADERNO – E’ stato uno dei temi che più hanno tenuto banco in Brianza nel corso 2019. Purtroppo portando dispiaceri e tragedie: la sicurezza sul lavoro, tema sempre di attualità, lo scorso anno è salita alla ribalta per un susseguirsi di infortuni mortali. La provincia di Monza e Brianza di colpo ha raddoppiato il numero dei decessi dovuti all’attività lavorativa, mettendo in mostra tutte le situazioni di fragilità della quotidianità produttiva del nostro territorio.
Ieri sera a Cesano Maderno, a palazzo Arese Borromeo, il tema è stato affrontato in tutti i suoi aspetti grazie all’iniziativa congiunta di Unione Artigiani, Apa Confartigianato, Cgil e amministrazione comunale. Un confronto dal titolo: “Si lavora per vivere, non per morire”.
Presenti Matteo Mondini (presidente della Nazionale italiana sicurezza sul lavoro), Giancarlo Restivo (vicepresidente della Nazionale italiana sicurezza sul lavoro), Giulio Fossati (segretario della Cgil di Monza e Brianza), Sandro Carta (responsabile ufficio Sicurezza dell’Unione Artigiani), Paolo Rastellino (presidente della sezione territoriale di Cesano Maderno di Apa Confartigianato Imprese) e Matteo Massironi (imprenditore nel settore sicurezza sul lavoro).
Sandro Carta, di Upi Servizi (gruppo Unione Artigiani), invita a non sottovalutare il problema evidenziando le responsabilità di tutte le parti in causa: “La salute e la sicurezza sul lavoro sono temi di assoluta rilevanza anche per le piccole realtà artigiane, ma occorre intervenire per semplificare un dedalo di adempimenti spesso fini a se stessi che drenano importanti risorse di tempo e denaro”.