SEVESO – “Non siamo rimasti a guardare. Prima di tanto clamore, senza mettere fuori i manifesti, abbiamo lavorato per fare rispettare la legge e, soprattutto, per tutelare i nostri ragazzi”. Il sindaco Luca Allievi vuole fare chiarezza sul trasporto scolastico dopo il controllo effettuato a sorpresa dai Carabinieri della stazione cittadina, insieme al personale della Motorizzazione civile, nella tra giovedì 30 e venerdì 31 gennaio. Un’iniziativa che aveva portato a rilevare numerose difformità alle caratteristiche funzionali dei mezzi e degli equipaggiamenti, compresi problemi all’impianto frenante, alle luci e alle frecce. La conseguenza era stata pesante: sospesa la circolazione di tre mezzi su un totale di quattro controllati, in attesa della revisione straordinaria. In più sanzioni per tremila euro.
“Si tratta di due navette utilizzate per il trasporto degli alunni della “Enrico Toti” da Baruccana fino al plesso di via De Gasperi e due pullman per il trasporto ‘ordinario’ degli altri ragazzi. In tutto circa 250 ragazzi. Le due navette sono risultate non in regola, così come un pullman, mentre un altro ha potuto continuare a circolare dopo piccoli accorgimenti. Ringrazio di cuore i Carabinieri, ci aiutano a controllare la qualità dei servizi offerti alla collettività. Un doveroso grazie, però, anche all’ufficio Scuola e alla Polizia locale”.
Dipendenti del Comune e agenti al blitz non erano presenti, ma Allievi assicura che la loro parte l’hanno fatta eccome in tutti questi anni: “Dall’1 gennaio 2019 – spiega il sindaco – abbiamo già applicato all’azienda quattro penali per un totale di 3.450 euro per il trasporto ordinario. Da settembre, invece, controlli sul neonato servizio di navetta. Anche in questo caso quattro sanzioni per 2.700 euro complessivi. Vi lascio immaginare tutto il lavoro che c’è dietro a queste contestazioni che riguardano la qualità del servizio offerto, tra lettere, risposte, provvedimenti. In più, così come disposto dal segretario generale Norberto Zammarano, con ordine di servizio, dal 29 ottobre la Polizia locale sta effettuando controlli a campione sull’idoneità dei mezzi. In questo caso, tuttavia, non abbiamo riscontrato anomalie”.
Non è la prima volta che il trasporto scolastico di Seveso diventa motivo di cronaca. “Come Comune – racconta il primo cittadino – ci siamo costituiti parte civile in un processo contro l’azienda, perché aveva dichiarato il falso partecipando al bando di gara. Lo scorso anno, a maggio, bus andato a fuoco in via Fermi, fortunatamente in un momento in cui gli alunni non erano a bordo”.
Alessia Borroni, assessore all’Istruzione, spiega che le numerose contestazioni sono sulla scrivania: “L’ufficio Scuola ha sempre lavorato con scrupolo, tenendo in considerazione tutte le segnalazioni arrivate dai genitori. Arriveremo presto al momento in cui la quantità di contestazioni ci permetterà di risolvere i contratti”. Il sindaco non ha dubbi: “La legge non consente ai Comuni di scegliere liberamente a chi affidare il servizio. E così le gare di appalto vengono vinte troppo spesso da società che offrono prezzi fuori mercato e che, di conseguenza, non sempre rispettano i requisiti imposti nei bandi, a danno dell’utenza ma anche delle aziende concorrenti. A oggi, dopo l’intervento dei Carabinieri, ci siamo preoccupati di dare continuità al trasporto scolastico con l’azienda, per non danneggiare gli utenti. Il rapporto con la famiglia Angelino è però ormai compromesso. Voglio voltare pagina, sarà il segretario comunale a indicarci come agire nel rispetto delle leggi per fornire un servizio adeguato ai cittadini”.
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