GIUSSANO – A fine maggio aveva ottenuto un successo elettorale netto, con il 69,61 per cento dei voti, che gli aveva permesso di saltare anche il ballottaggio e di accomodarsi sulla poltrona più prestigiosa della città. All’inizio del 2020 il sindaco Marco Citterio manifesta lo stesso entusiasmo di allora. Lo abbiamo incontrato per scoprire cos’ha fatto finora e quali sono le prospettive per la città
Nuova colazione al governo della città: che cosa è cambiato?
” A mio avviso una cosa fondamentale. Ovvero la presenza di chi governa la città. Prima era poco palpabile, noi invece ci siamo. Questo mi ha permesso di dedicarmi a una delle necessità che più volte avevo indicato in campagna elettorale, ovvero ridisegnare la macchina amministrativa. Dall’1 gennaio possiamo contare su un nuovo assetto, con un dirigente dedicato all’Urbanistica e all’Edilizia privata, mentre quello precedente sarà più libero di dedicarsi ai Lavori pubblici e al Patrimonio. Non pensate però che ci dedichiamo solo ai dirigenti. Abbiamo anche un operaio in più. L’attenzione parte dalle piccole cose”.
Vi siete dedicati molto all’impostazione del lavoro e della formazione della squadra.
“Sì, ma non siamo rimasti con le mani in mano. Lo dimostrano i 600mila euro stanziati per le strade. Lo conferma il grande impegno dedicato al rilancio del bar del Laghetto: provvederemo noi a sistemare la struttura abbandonata e a darla in gestione. Abbiamo stanziato anche 100mila euro per le aree verdi e per la sistemazione dei giochi per i bambini. Altri 130mila euro, questi messi a disposizione dal Governo, sono stati utilizzati per l’illuminazione delle scuole. Con gli altri 130mila di quest’anno completeremo l’intervento in tutti i plessi”.
Per la scuola solo infrastrutture?
“Abbiamo aumentato i fondi per il diritto allo studio, offriamo un maggiore sostegno agli alunni con patologie. Previsto un maggiore finanziamento di attività culturali. Abbiamo anche deciso di dirottare sulla scuola le risorse in precedenza destinate all’Informagiovani, che riteniamo ormai superato anche in virtù della presenza di Afol (Agenzia formazione orientamento lavoro) della Provincia di Monza e Brianza”.
Per l’illuminazione, dobbiamo aspettarci novità anche sulle strade cittadine?
“Qui il problema è un po’ più complesso. Prima abbiamo dovuto acquisire tutti i pali. Ora siamo nelle condizioni di pubblicare un bando di gara”.
Parlare di “gara”, qui a Giussano, fa venire in mente l’atletica leggera, visto che ospitate gli allenamenti di Filippo Tortu: primatista italiano dei 100 metri piani.
“Abbiamo firmato l’accordo con Regione Lombardia per riqualificare la pista di atletica leggera al centro sportivo. Sarà in grado di ospitare manifestazioni di livello nazionale. Il mio pensiero, però, va anche al centro sportivo di Paina: stiamo cercando un modello di gestione coerente per almeno i prossimi 20 anni. In passato erano già stati fatti due tentativi, ma quello dei centri sportivi è un problema che riguarda tutti i Comuni”.
Un problema che riguarda molti Comuni è quello della sicurezza e dell’organico della Polizia locale ridotto all’osso. Voi come siete messi?
“Al momento possiamo contare su 16 persone. Siamo al lavoro anche per definire meglio i ruoli, nell’ottica di garantire una maggiore presenza sul territorio. In tal senso ci sarà d’aiuto la figura dell’ausiliario del traffico, che vogliamo introdurre a breve. Non persone che si mettono a fare multe a ripetizione, bensì elementi che possono presidiare i quartieri, le scuole, diventare punto di riferimento sul territorio anche per raccogliere le esigenze dei cittadini. In più, per la sicurezza, siamo al lavoro per un nuovo sistema di videosorveglianza, compreso il sistema di lettura targhe, che diventa uno strumento in più per le forze dell’ordine. Entro la conclusione del mio mandato vorrei dotare di telecamere tutti gli accessi della città”.
Cos’altro dobbiamo aspettarci per il 2020?
“Direi almeno la progettazione di una struttura polivalente nell’area del mercato. Giussano non ne ha una di proprietà pubblica. Lì l’ubicazione è eccezionale. Dev’essere un immobile al servizio sia delle associazioni sia delle società sportive. Con loro il rapporto è molto buono. Hanno voglia di collaborare, noi ci siamo proposti di stare sempre accanto, essere presenti, anche se può costare fatica. I cittadini apprezzano questo modo di fare”.
E il rapporto con la minoranza, che fino a pochi mesi fa governava Giussano, com’è?
“Da parte mia è buono. Da parte loro spesso ci sono attacchi che non capisco. Forse perché non sono mai stati presenti e per loro è strana questa operatività. La dialettica a volte è accesa, ma non me ne curo: se è per un sano confronto, va bene. Se si tratta invece di accuse pretestuose, tiro dritto per la mia strada”.