SEREGNO – Dopo l’incidente di domenica mattina, quello avvenuto tra Arosio e Inverigo che è costato la vita a un ciclista di 78 anni residente a Seregno, anche il Codacons fa sentire la sua voce e annuncia che si costituirà parte civile nel processo.
L’incidente era avvenuto verso le 10.40 sulla provinciale. Ancora da ricostruire l’esatta dinamica e le responsabilità. Purtroppo non l’esito: i due uomini a bordo dell’auto, fratello e sorella di 80 anni residenti a Milano, finiti in un fossato e portati in ospedale a Erba solo per accertamenti. Il ciclista, invece, trasportato d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza, era poi deceduto nel pomeriggio per le gravi ferite.
L’accaduto ha spinto il Codacons a presentare un esposto alla Procura della Repubblica. “Deve essere messo un freno alla strage dei ciclisti sulle nostre strade – afferma Marco Maria Donzelli, presidente dell’associazione -. In media nel nostro paese muore un ciclista ogni 32 ore; nel 2017 i morti sono stati 254 (dati Istat) su un totale di 17.521 incidenti. Il rischio di mortalità per chi va in bicicletta è di 2,18, il più alto in assoluto considerando che per i pullman è pari a 0,48; per i camion 0,67; per le automobili 0,78; per i motorini 1,06 e per le moto 1,96. Dove sono le piste ciclabili? Cosa fa la Pubblica amministrazione per garantire la sicurezza di coloro che si muovono a due ruote? Ci costituiremo parti civili nel procedimento penale per quanto accaduto”.