SEREGNO – Hanno deciso di mangiare il panettone in tutta tranquillità e di stappare la classica bottiglia di spumante di Capodanno, sperando che con il 2020 il ‘matrimonio’ possa essere effettivamente celebrato. Il gruppo Ambiente Energia Brianza Spa (a tutti noto come Aeb) e A2A hanno stabilito di rinviare al 31 gennaio 2020 il termine che si erano dati per verificare se esiste una possibilità di partnership.
La comunicazione arriva direttamente dai vertici di Aeb che, per trasparenza, hanno diffuso una nota spiegando che le due aziende “hanno concordato la proroga dei termini stabiliti con la lettera d’intenti, sottoscritta in data 17 ottobre 2019, per la prosecuzione del tavolo finalizzato ad individuare una proposta non vincolante per una possibile operazione di partnership di natura industriale da sottoporre ai rispettivi organi decisionali competenti al fine di una loro eventuale approvazione”.
Il tempo che si erano date le due grandi realtà aziendali era di 45 giorni. Davvero breve: tant’è che anche questo arco temporale limitato aveva fatto storcere il naso ai gruppi consiliari di minoranza di Seregno, delusi perché hanno appreso dalla stampa dell’operazione in essere, ma a questo punto anche convinti che tutto fosse ormai stabilito. La scadenza del 9 dicembre, però, non è stata sufficiente per arrivare a definire una nuova strategia aziendale comune e un accordo soddisfacente per entrambe le parti.
Sullo sfondo, naturalmente, le cinque condizioni poste dall’azionista di riferimento di Aeb, ovvero il Comune di Seregno. Tra queste, in particolare, la salvaguardia occupazionale per tutti i dipendenti del gruppo Aeb, ma anche la prospettiva di una nuova realtà controllata dalla città di Seregno, al di là della necessità di individuare nuovi mercati e andare a inserirsi in mercati strategici.
La situazione, già da affrontare con cura per evitare passi falsi, entro il 9 dicembre più che uno sviluppo ha avuto un colpo di scena: la proposta di Brianza Energia Ambiente Spa (l’azienda che gestisce il forno inceneritore di Desio) che si è fatta avanti per acquistare in tutto o in parte la redditizia Gelsia Ambiente, fiore all’occhiello del gruppo Aeb. Proposta rispedita indietro al volo.
Si continua a parlare con A2A, così come auspicato ormai anche dal centrodestra brianzolo. Altri 45 giorni di riflessione e di analisi per una unione che, oggi, nessuno mette più in dubbio.
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