CESANO MADERNO – Una truffa andata a segno nella giornata di ieri, domenica 8 dicembre, ai danni di una pensionata di 81 anni che risiede in città. In un giorno inaspettato, quello festivo, si sono presentati due uomini qualificandosi come addetti dell’azienda fornitrice di gas metano. Hanno spiegato alla donna che dovevano fare alcuni controlli in seguito ad alcune anomalie riscontrate dalla centrale.
La donna, purtroppo, colta alla sprovvista e un po’ spaventata non ha opposto resistenza. Ha spalancato la porta affinché i due potessero fare tutti gli accertamenti necessari. In realtà, mentre uno è riuscito a distrarla abilmente, l’altro ha avuto la possibilità di gironzolare per tutta la casa alla ricerca di soldi e gioielli. Dopo aver “spazzolato” l’abitazione, ecco un cenno d’intesa al complice per uscire di casa e per fuggire poi a gambe levate. La donna, quando si è accorta dei soldi spariti, quei 600 euro che lei aveva lasciato sul mobile del soggiorno, non ha potuto fare altro che telefonare ai Carabinieri.
E’ andata invece diversamente venerdì 6 a Varedo. In questo caso la minaccia di chiamare il 112 è stata sufficiente a una donna di 83 anni che è riuscita a vanificare il tentativo di una truffatrice. Era stata contattata al telefono da una voce femminile: “Sono tua nipote, il papà ha bisogno di 15 mila euro. Sta per venire a ritirarli un’addetta della banca”.
La pensionata, però, ha capito che l’intenzione era quella di truffarla. Alla sconosciuta ha detto che di lì a poco avrebbe telefonato ai Carabinieri per farli intervenire. Dopo questa minaccia, ovviamente, nessuno ha avuto il coraggio di presentarsi alla porta per intascare i soldi.