SEREGNO – Sulle intenzioni sono d’accordo tutti: i centri sportivi della città sono da riqualificare. Sul metodo, però, c’è qualcuno che ha qualcosa da ridire. Ilaria Anna Cerqua, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, non accetta che il Comune per verificare la situazione esistente abbia deciso di rivolgersi a una società con sede sull’Aspromonte.
“Sgomberiamo subito il terreno da equivoci – precisa Cerqua – non vuol essere assolutamente un discorso razzista. Per me vale il principio, mi sarei lamentata anche di fronte a una società lombarda. Il mio disappunto è dovuto al fatto che non ritengo necessario affidare incarichi esterni per questo tipo di lavoro, visto che il nostro Comune al suo interno ha già tecnici molto preparati. E, soprattutto, non riesco proprio a digerire tutta la polemica che ha innescato l’assessore Giuseppe Borgonovo a fronte della mia semplice domanda, per avere certezze sul corretto affidamento di un incarico professionale”.
In prima battuta l’assessore, durante l’ultima seduta consiliare, aveva fatto presente che il Documento Unico di Programmazione prevede la riqualificazione dei centri sportivi e che, pertanto, ci si è rivolti a una società esterna per un servizio specialistico.
“Voglio sperare che l’assessore nell’occasione si sia espresso male – afferma Cerqua – perché è arrivato a dire che la documentazione sui centri sportivi in Comune non esiste. Ma stiamo scherzando? Comunque la legge in tema di affidamento incarichi è chiarissima. Anche la Corte dei Conti chiede che il Comune verifichi di non avere figure professionali adeguate. Andrò fino in fondo alla questione”.
Borgonovo, dal canto suo, dopo aver bollato come “patetica” la risposta del consigliere di minoranza, ha fornito la sua spiegazione: “E’ ovvio che in Comune non manchino i documenti sui nostri impianti. Si tratta di fare il fascicolo completo dei fabbricati, che fotografi la situazione esistente. Non voglio mettere in dubbio le capacità dei nostri tecnici, ma è giusto dire che abbiamo solo due persone in ufficio e che questo lavoro di mappatura richiede mesi. Farlo internamente avrebbe comportato la paralisi dell’attività dell’ufficio”.
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