MONZA – Su 308 Comuni lombardi ce ne sono 18 brianzoli che fanno una bella figura. Anche la provincia di Monza e Brianza ha trovato posto nell’elenco stilato da Legambiente per premiare i Comuni ricicloni. Il numero ridotto (18 su 55 per la nostra provincia; 308 su un totale di 1507 a livello regionale) non deve però indurre in errore e far pensare a una diminuita sensibilità ambientale. Tutt’altro: visti i progressi registrati negli anni, Legambiente ha deciso di “inasprire” i criteri per far sì che tutti i nostri Comuni possano continuare a impegnarsi lungo un percorso sempre più virtuoso. Ed ecco che quelli premiati martedì a Milano, in occasione della terza edizione di Ecoforum, hanno così dato risposte soddisfacenti a due criteri: il primo, quello classico, consiste nel superamento della quota del 65 per cento di raccolta differenziata; il secondo, la novità, è quello di aver dimostrato di essere “rifiuti free”, ovvero con una produzione di rifiuto secco inferiore ai 75 chilogrammi annui per abitante.
In Brianza i due requisiti permettono di collocare nell’eccellenza ben diciotto realtà. Quasi tutte del vimercatese, più Seregno (che brilla a livello lombardo, unico Comune in graduatoria sopra i 35 mila abitanti), e due realtà della Brianza ovest (Seveso e Bovisio Masciago).
Il numero degli abitanti di solito aiuta o penalizza: per le grandi città è difficile mettere in atto meccanismi virtuosi, mentre i piccoli centri hanno più possibilità di ottenere risultati significativi. Questo, tuttavia, non basta a giustificare il miracolo compiuto dal Comune di Lesmo: svetta nella nostra provincia con un 92,8 per cento di raccolta differenziata che non trova rivali. Sopra il 90 per cento anche Usmate Velate (91,6) Caponago (90,6), Cavenago di Brianza (90,5), Camparada (90,3). I più bassi, nell’eccellenza dei diciotto, sono al contrario Cornate d’Adda (80,4 per cento), Correzzana (81,8), Seregno (81,3), Bovisio Masciago (83,6).
A rendere ancora più speciale il risultato di Lesmo è anche il dato della produzione dei rifiuti pro capite. Da queste parti verrebbe da ridere pensando al limite di 75 chili annui: ogni cittadino, in media, produce solo 34,6 chili.
Tra i ricicloni della nostra provincia anche Agrate Brianza, Bellusco, Bernareggio, Mezzago, Ornago, Ronco Briantino, Sulbiate, Villasanta.
Ogni Comune ha la sua singolarità. Correzzana, purtroppo, è ancora tra le realtà da ammirare ma ha registrato un netto peggioramento della produzione pro capite di rifiuto secco (da 59,4 a 70,8 chili all’anno). Nel vimercatese in quasi tutti i Comuni si registra l’aumento di un paio di chili.
Dall’altra parte della Brianza, invece, grande attenzione puntata su Seveso: il primo Comune che ha introdotto a livello cittadino il sacco blu con microchip e che sta partecipando con altre realtà europee al progetto “Waste4Think” per diminuire la produzione di rifiuti: è all’84,7 per cento di raccolta differenziata, i suoi cittadini producono ognuno 61,4 chili di rifiuto secco all’anno. Bovisio Masciago l’aveva seguita a ruota nell’introduzione del sacco blu. Qui sono 9 chili in meno all’anno a persona (esattamente 70,1). Il grande passo in avanti, sul fronte della riduzione, arriva però da Villasanta: i 94,1 chili del 2017 sono diventati 55,5 l’anno successivo. Su questo fronte, insomma, ha molto da insegnare alle altre realtà.