SEREGNO – “Leggendo le dichiarazioni del sindaco Alberto Rossi verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Prima si domanda con candida innocenza perché, da politico in erba, questa strana politica non si impegni a trovare soluzioni, ma lanci solo accuse verso qualcun altro. Subito dopo afferma che le colpe della chiusura del distaccamento della polizia stradale di Seregno non sono sue, né del “suo” governo, ma di qualcun altro. E non fa cenno alcuno al fatto che chi aveva a lungo lavorato a soluzioni per scongiurare la chiusura sia proprio e solo la Lega”. Così il senatore brianzolo Emanuele Pellegrini in replica al sindaco che, manifestando il suo stupore per gli attacchi sulla vicenda Polstrada, aveva parlato di strumentalizzazione politica.
“Dato che rivendica un contatto continuo con il vice ministro Matteo Mauri – aggiunge Pellegrini -, prima di gettare fango ci spieghi perché non fornisce risposte alle interpellanze presentate in Comune dal gruppo Lega, poi ci spieghi perché le soluzioni a quanto pare non le hanno trovate. E che l’unica giustificazione recita: ‘mica decidiamo noi’. La verità è che noi abbiamo ereditato un piano che prevedeva la chiusura di Seregno, e noi abbiamo impedito la chiusura garantendo il mantenimento. Ora la sinistra chiude confermando il piano di tagli e chiusure”.
“Noi le soluzioni le avevamo trovate – conclude Pellegrini – e ne abbiamo dato ampiamente conto nei mesi passati, grazie al lavoro sinergico con il sottosegretario Nicola Molteni e l’allora ministro dell’interno Matteo Salvini. Sono bastati pochi mesi per smantellare questo duro lavoro. Questo è un fatto. Tutto il resto è sterile polemica. Quindi, mentre in Brianza viene smantellato un altro presidio che garantiva la sicurezza dei cittadini, l’unica risposta da parte della sinistra è la solita: è stato Salvini”.