In merito al via libera definitivo da parte del Governo al Secondo Atto Aggiuntivo al Piano Economico Finanziario di Pedemontana, il Senatore brianzolo del M5S Gianmarco Corbetta ha rilasciato una lunga nota di critica al Governo sulla sua pagina Facebook, dove non nasconde la delusione e l’amarezza.
“Il Movimento 5 Stelle fin dalla sua nascita – spiega il senatore – è sempre stato contrario alla realizzazione di Pedemontana lombarda. Alla vuota propaganda delle giunte regionali della destra (da Formigoni a Fontana, passando da Maroni) il Movimento sul territorio ha sempre opposto dati e ragionamenti che dimostrano l’inutilità e la dannosità di un opera che devasta il territorio lombardo. Al posto della scelta miope di continuare con le colate di cemento e asfalto autostradale, abbiamo sempre chiesto di puntare sulla mobilità sostenibile e il potenziamento della rete stradale ordinaria esistente”.
“Era doveroso – prosegue il Senatore pentastellato – da parte del nuovo Governo fermarsi e fare con molta attenzione una valutazione del persistente interesse pubblico alla prosecuzione dell’opera, così come richiesto dalla Corte dei Conti pochi mesi fa. Per superare la richiesta dalla Corte dei Conti, questa valutazione venne fatta in fretta e furia dal precedente sottosegretario leghista Giorgetti poco prima che cadesse il governo gialloverde. Il nuovo Governo, invece di limitarsi a confermare il lavoro di Giorgetti, doveva fare un’operazione verità sullo stato di quest’opera, a partire dalla gravissime inadempienze alla concessione da parte di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., che giustificavano ampiamente il ritiro della concessione e la conseguente possibilità di far tornare l’opera in mano pubblica. Si sarebbe così potuto ridefinirne il destino”.
“Il M5S al Governo – conclude Corbetta – doveva confrontarsi con i propri portavoce del territorio e doveva aprire un confronto serrato con il Partito Democratico. Il Pd a livello regionale ha sempre espresso delle critiche all’opera, c’erano i presupposti per trovare una posizione comune che fosse diversa da quella di portare avanti un progetto autostradale vecchio di 30 anni che non ha più senso di esistere se non nella testa del Governatore leghista Fontana. Invece non si è fatto nulla e questo lascia l’amaro in bocca ai tanti attivisti e portavoce del territorio che da anni si spendono contro questo mostro d’asfalto e ai cittadini che ci avevano sostenuto in questa battaglia. Ora non resta che sperare che la Regione a guida leghista non riesca a trovare i finanziatori privati per proseguire quest’opera folle”.