SEREGNO – E’ sicura, per quanto riguarda la data di spedizione o di ricevimento, ma a quanto pare può giocare anche qualche brutto scherzetto: la Pec (posta elettronica certificata) del Comune di Seregno mette a rischio i computer dei privati. “I tecnici – ha spiegato Maria Gabriella Cadorin (Lega) nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – mi hanno spiegato che si tratta di ‘malware’, ovvero programmi indesiderati e potenzialmente dannosi, che vengono scaricati nel mio computer ogni volta che apro una Pec del Comune. Purtroppo ne riceverò parecchie, visto che ormai è il modo privilegiato dalla Pubblica amministrazione per trasmettere atti e comunicazioni, visto che ha valore di legge ed è equiparata a una raccomandata. Mi è stato anche detto che il Comune non rischia nulla perché ha un antivirus importante. Mi fa piacere saperlo. Il problema è che rischiamo noi ogni volta che riceviamo la Pec. E, come noi, tutti i privati, le aziende, i professionisti, che si interfacciano con il nostro Comune”.
Il segretario generale, Alfredo Ricciardi, ha assicurato che cercherà soluzioni. “Temo però che sia impossibile evitare questi fenomeni – ha aggiunto – perché non sono caselle segrete. Non siamo noi a gestire la Pec, bensì il provider. In autonomia deve filtrare tutto ciò che passa dalla Pec. Farò inviare una mail per avvisare quali sono i rischi che si corrono e quali sono le precauzioni che si devono adottare. Non pare, tuttavia, che siamo a livello di criticità”.
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