SOVICO – Non aveva mai avuto problemi con la giustizia, ma non aveva nemmeno la coscienza pulita: un marocchino di 32 anni, irregolare in Italia, è stato arrestato lunedì 28 dopo un lungo inseguimento a piedi. Era in possesso di sostanze stupefacenti e di una mannaia con lama di 30 centimetri.
Lo straniero è stato intercettato ad Albiate dai Carabinieri impegnati in una specifica attività finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato notato verso le 18 in via delle Valli, in una nota area di spaccio, mentre era insieme a un complice che è riuscito a fuggire. Ci ha provato anche lui, con una corsa disperata nei campi.
Lui in forma, i Carabinieri pure: dopo un quarto d’ora di corsa è stato finalmente bloccato a Sovico in via Matteotti. Sottoposto a controlli, era in possesso di 135 grammi di cocaina, 9 monili in oro, la mannaia e il materiale necessario per il confezionamento della droga.
Durante le successive fasi di redazione degli atti nella caserma di Carate Brianza, gli uomini dell’Arma si sono accorti dello stato di agitazione dell’uomo, dovuto probabilmente a una crisi connessa all’ingente quantitativo di cocaina assunto. E’ stato accompagnato al Pronto soccorso dell’ospedale di Carate Brianza, affidato ai medici che hanno scongiurato la pericolosa degenerazione della crisi, e dimesso alle 3.30 della notte con diagnosi “troponina aspecifico in abuso di droghe” e prognosi di un giorno. E’ stato poi accompagnato al carcere di Monza.
Per lui, però, una denuncia in più. Durante le fasi finali della fuga, nel tentativo di farsi strada in via Matteotti, ha volontariamente spinto a terra un dodicenne sovicese che, soccorso dal padre, è stato accompagnato in ospedale, dov’è stato visitato e dimesso con diagnosi di politraumi distorsivi e contusivi e prognosi di 15 giorni. Il genitore ha deciso di sporgere querela per le lesioni